Fuochi d’artificio di colori: coralli LPS colorati
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Fuochi d’artificio di colori: coralli LPS colorati
SOMMARIO
- 4 Focus Mostrare la bandiera
- 6 Magazin
- 9 A colloquio con
- 14 Rarità
- 16 Argomenti principali Coralli LPS colorati
- 26 Lezione di colore in modo diverso
- 32 Il mantenimento di Acanthastrea e Scolymia
- 41 Poster Il polpo comune
- 46 Viaggio I ghiozzi simbionti del Golfo di Aqaba
- 52 Ritratti d’acquario Un reef corallino nelle Fiandre
- 56 Reportage La cattura dei pesci nel miscuglio generale
- 66 Ogni inizio è facile Il materiale di fondo è d’oro
- 72 Anteprima
- 78 Mantenimento e riproduzione Crinoidi
- 66 Ogni inizio è facile Il materiale di fondo è d’oro
EDITORIALE
I colori appartengono alle illusioni più belle che noi umani possiamo creare! Illusioni? Certo: vediamo i colori, ma essi non sono effettivamente presenti. Già il geniale fisico Isacco Newton aveva stabilito che “la radiazione è priva di colori”. Il biologo Eckart Voland formulò in maniera piuttosto obiettiva e neutrale, ma con estrema correttezza quanto segue: “i colori sono qualità empiriche di sola radiazione elettromagnetica generate dalla mente in un mondo assolutamente privo di colori”. Noi umani creiamo da soli i colori, nella nostra testa! Altre specie animali diverse da noi vivono quindi i colori in modo differente. Chiedete ad una pannocchia di mare che aspetto ha il suo mondo cromatico! Inoltre, i colori che vediamo sono tutt’altro che esattamente definiti. Il blu è blu, potrete pensare, e il verde è verde. Assolutamente sbagliato! I Berimos della Nuova Guinea percepiscono il blu e il verde come sfumature dello stesso colore. In Giappone il verde è del tutto sconosciuto, ma lo si considera una variante gialla del blu, la lingua giapponese non ha neppure un vocabolo per il verde. In Cina al contrario, il colore verde è doppiamente noto; il verde giallognolo e quello azzurrognolo si percepiscono come cromatismi diversi e hanno due proprie denominazioni. Nell’Europa centrale del Medioevo, peraltro, quello che veniva definito marrone era, da un punto di vista attuale, piuttosto un violetto scuro. Potete comprendere, quindi, che i colori che percepiamo, sono tutt’altro che assoluti, bensì una faccenda fortemente influenzata dalla cultura. La percezione cromatica umana è un sistema che rispecchia l’ambiente secondo i parametri della nostra consapevolezza. Abbiamo tuttavia ampiamente sviluppato questo sistema, sicché esso ci dona anche godimento, come diventa evidente al più tardi quando ammiriamo i colorati coralli duri in un acquario. Le cose sono andate in modo del tutto simile anche per il senso del gusto, che originariamente non doveva servire ad altro che a controllare la qualità del nostro nutrimento. Ora il piacere che ci trasmette il “fuoco d’artificio di colori”, quando guardiamo una colorata Scolymia australis o una Acanthastrea lordhowensis nel nostro acquario, influenza anche i nostri sentimenti. È per questo che li apprezziamo. Anche se in realtà non esistono affatto!
Buona lettura