Tridacne
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Tridacne
SOMMARIO
- 4 Focus-Fuochi d’artificio
- 6 Magazin
- 8 A colloquio con
- 12 Rarità Argomenti principali
- 14 Tridacne Dal laboratorio alla produzione di massa
- 28 Le tridacne festeggiano il compleanno al Waikiki Aquarium
- 34 Come scoprire una nuova specie di tridacna
- 38 Giganti minacciati
- 44 Il mantenimento in acquario delle tridacne
- 47 Poster- Il ghiozzo simbionte di Randall
- 52 Viaggio- Il parco nazionale di Bunaken
- 58 Reportage- Sarcothelia edmondsoni
- 62 Errori cromatici
- 66 Ritratti d’acquario- Filtro a fanghiglia e molta pazienza
- 70 Ogni inizio è facile- Il corretto impiego dei leganti per fosfati
- 72 Anteprima
EDITORIALE
Dal punto di vista dell’acquariologia marina le si potrebbe definire quasi come “la questione secondaria più bella del mondo”: le tridacne. Già la definizione di “acquario di barriera corallino” rivela chi, in questo biotopo racchiuso in un contenitore di vetro, si trova al centro dell’attenzione: i coralli e i pesci corallini. Le tridacne costituiscono pertanto una aggiunta. Si tratta però di qualcosa di così bello e stimolante che quasi nessun appassionato vorrebbe rinunciarvi. Durante gli ultimi 25 anni abbiamo assistito al passaggio dagli esemplari prelevati in natura a quelli cresciuti negli allevamenti. Ancora oggi mi torna in mente l’immagine di una Tridacna squamosa prelevata in natura nella vasca di vendita di un commerciante specializzato negli anni ’80, offerta a 125 DM (marchi tedeschi). Chi dà una occhiata oggi in un negozio specializzato in acquariologia appurerà che i tempi sono cambiati, ed è bene che sia così. Purtroppo in alcuni dei paesi che si sono impegnati in maniera particolare nella riproduzione delle tridacne, degli orientamenti politici sbagliati hanno successivamente impedito che si potesse sviluppare un vasto allevamento commerciale per l’acquariologia. Da un punto di vista acquariologico questo è ancora più spiacevole per noi che per il mercato specializzato nord americano. L’Europa, infatti, si trova molto più lontana dagli allevamenti più produttivi al mondo di tridacne del Pacifico meridionale rispetto agli USA o al Canada. Delle grandi “Farm” di tridacne nelle Filippine avrebbero potuto risolvere questo problema e al contempo dare lavoro a molti filippini. Inoltre, i profitti derivanti da queste produzioni commerciali avrebbero potuto mettere a disposizione, nel corso dei decenni, molti mezzi e animali per una rinaturalizzazione dei reef corallini filippini. È invece molto entusiasmante quello che sono riusciti a fare due appassionati di tridacne tedeschi: si sono impegnati per salvare una gran quantità di affascinanti fossili di Tridacna gigas dall’industria del cemento keniota. Non avreste voluto certamente che dei pilastri di cemento portassero la scritta; “una volta ero una tridacna”!