Corrente

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Corrente

SOMMARIO

Focus

  • 4   Storie di pescatori
  • 6   Magazin
  • 10 Rarità

Argomenti principali

  • 12  Corrente
  • 18  Applicazioni tecniche insolite
  • 22 Dalla girante ad immersione al motore esterno
  • 28 La corrente nell’acquario marino

Poster

  • 39  L’ostrica spinosa

Viaggio

  • 44  Filippine

Pratica

  • 54  L’acquario marino di macro alghe
  •  64  Magnesio

Ritratti d’acquario

  • 68  Rivedersi rende felici

Ogni inizio è facile

  • 72  Evitare il tormento delle alghe

Reportage

  • 76  Platelminti parassitari
  • 72  Anteprima

EDITORIALE

La corrente in un acquario di barriera è irrinunciabile. Come in mare, rappresenta per gli invertebrati sessili una delle principali influenze fisiche. In ogni caso, la corrente oltre a trasportare il plancton serve a molto altro; ha dato un significato alle colorate papere galleggianti nella ricerca marina, ha favorito lo studio del clima e stimolato la fantasia di innumerevoli artisti. Non ci credete?

Correva l’anno 1992: il cargo “Tokio Express”, battente bandiera greca, sta trasportando giocattoli di plastica da Hong Kong a Tacoma, lungo la costa orientale degli USA. Di per se non si tratta di nulla di insolito, ma questa volta le cose sono andate diversamente: una violenta tempesta ha provocato il barcollamento della nave nel mezzo del Pacifico centrale e alcuni container sono caduti fuori bordo. Il contenuto: paperelle gialle, tartarughe blu, rane verdi e castori rossi, in totale 29.000 pezzi. È accaduto quello che doveva accadere: i container si sono aperti rilasciando il loro colorato carico nei mari del mondo dove continua ad essere trasportato dalle correnti marine. Nel 2.000, a otto anni dal rilascio, furono avvistati nel nord Atlantico dei singoli rappresentanti di questa armata di plastica che successivamente fecero la loro comparsa lungo la costa americana del Maine come pure in Massachussetts. La spiegazione che fu in seguito fornita dai ricercatori marini riferiva che circa 10.000 animali di plastica erano stati trasportati dalla corrente, dal punto del rilascio, nel Pacifico centrale, verso nord e attraverso ilo Mare di Bering in direzione dell’Alaska. Alcuni rimasero intrappolati nel ghiaccio, altri finirono piaggiati, ma i restanti erano stati trasportati dalla corrente intorno alla Groenlandia per poi essere spinti verso sud e l’oceano Atlantico. Ben presto i climatologi e i ricercatori marini parlarono del “Friendly Floatees”, la “pacifica merce galleggiante”, interessandosi sempre di più dei lunghi di ritrovamento perché con il loro aiuto era possibile documentare le correnti marine. Tra gli altri, se ne sono occupati i ricercatori del Center of Oceanography del Southhampton inglese. Ovviamente i giocattoli sotto al sole sono in prevalenza sbiaditi ma la scritta del fabbricante “First Years Inc.” è stata di aiuto per una sicura identificazione. Presso le Ebridi, lungo la costa nord occidentale della Scozia, nel 2003, è stato ritrovata una rana sbiadita e, nel 2007, una papera nei pressi di Devon, nell’Inghilterra meridionale a 27.000 chilometri dal punto del rilascio. Questi due appartenevano ai 10.000 che erano stati trasportati verso l’Alaska. I restanti 19.000 animali di plastica sono stati trasportati dalla corrente dal punto di partenza verso il Pacifico del sud. Alcuni finirono in Cile nella parte più meridionale del sud America, altri in Australia e in Indonesia. Secondo gli studi del ricercatore oceanico Curtis Ebbensmeyer molti dei giocattoli furono catturati dalla corrente circolare del Pacifico che, per un percorso completo, impiega da due a te anni. Tutti quegli animali di plastica che oggi, dopo oltre venti anni, sono ancora in viaggio, invece di una tranquilla esistenza nell’acqua di una vasca da bagno per neonati, vivacchiano tra le dure condizioni dei mari del mondo trasportate qua e la dalle correnti marine. Gli esperti suppongono che il loro materiale plastico possa resistere al sale e ai raggi UV per circa un secolo prima che il colorato carico venga trasformato in innumerevoli molecole sintetiche. Non sono tuttavia soltanto gli scienziati ad interessarsi per le correnti e i tragitti delle paperelle gialle. L’artista olandese Marga Houtman ha tratto ispirazione dai “Friendly Floateers” per una scultura di oltre due metri di altezza chiamata “Mother Duck”, che attende ora presso la costa inglese l’arrivo dei restanti piccoli di papera, e anche i libri per bambini riportano gli animali di plastica galleggianti.

È interessante apprendere cosa la corrente riesce a mettere in movimento…