Coralli Nr.14 (Gennaio – Febbraio 2003)

LARVE

14

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Larve

SOMMARIO

    • EDITORIALE
    • LA POSTA DEI LETTORI
    • MAGAZIN
    • LO SPECCHIO DEL WEB
    • RARITÀ
    • A COLLOQUIO CON…
    • REPORTAGE FOTOGRAFICO
      Larve
    • REPORTAGE FOTOGRAFICO
      La vita nascosta delle larve dei pesci corallini
      Robert Brons
    • PRATICA
      Le larve dei pesci sotto alla lente
      Il microscopio come apparecchiatura acquariologica
      Robert Brons
    • REPORTAGE
      Le larve dei pesci in ambiente artificiale
      Robert Brons
    • PANORAMICA
      Pesci corallini riproducibili
    • IL POSTER
      Il verme coloniale tubicolo (B. brunnea)
      Daniel Knop
    • VIAGGIO
      Cocos Island – L’isola del tesoro nel Pacifico
      Herwarth Voigtman
    • AMERICAN REEFKEEPING PERSPECTIVES
      Prof. T. Siegel
    • REPORTAGE
      Chelidonura varia – La “macchina divoratrice di Turbellari”
      Greg Schiemer
    • PRATICA
      Finalmente il successo: riproduzione di Pseudochromis fridmani, P. aldabrensis e P. porphyreus
      Wolgang Mai
    • PRATICA
      Riproduzione dei Cerianthus in acquario
      Artur Wagner
    • RITRATTI D’ACQUARIO
      Sandra e Gerald Dietrich
    • OGNI INIZIO E’ “FACILE”
      Le pagine per l’acquariofilo marino principiante
    • CONSIGLI E TRUCCHI

EDITORIALE

Per molti le larve dei magnificamente colorati pesci corallini hanno poca importanza. Tutto quello che conta è il pesce. Ma dopo tutto nel reef non esisterebbe un solo pesce senza le larve. Ognuno, dai più piccoli ai grandi pesci pappagallo, una volta durante la sua vita si è trovato da qualche parte nella barriera come minuscola larva. Questa, tuttavia, era una vita nascosta, quasi non notata, come in una sorta di “sottomondo” della barriera corallina. Perlomeno dalla nostra prospettiva di umani, perché per innumerevoli animali del reef corallino le larve dei pesci fanno parte della lista della spesa quotidiana e riscuotono molta più attenzione. Le larve dei pesci sono quasi del tutto prive di colore, ma lo stesso affascinanti dimostrando che i colori non sono necessariamente un presupposto per attirare l’interesse di noi uomini sugli organismi marini. Dimostrazioni di vitalità, comportamento, sviluppo, tutte queste sono caratteristiche che osserviamo con entusiasmo sia nel reef sia in acquario. Certo dobbiamo ammetterlo, i colori sono belli, ma personalmente sono sempre stato attratto da un corallo Acropora o Tridacna marrone, quanto dai loro parenti più colorati. Che queste specie di colore marrone finiscano prima o dopo per diventare dei fondi di magazzino nelle vasche di più di un negoziante, mi fa provare come acquariofilo un certo senso di vergogna. Diamo forse troppa importanza alle apparenze? Diamo una valutazione superiore agli stimoli estetici rispetto alle correlazioni biologiche? Anche su Internet mi capita ormai spesso di leggere di animali di barriera colorati artificialmente. Per tale ragione ho proposto al Prof. Terry Siegel di occuparsi per una volta di questo tema nelle colonne della sua rubrica. Dopo aver visto in America del materiale di fondo colorato e delle Caulerpa di plastica azzurre, ritenni che gli animali corallini colorati fossero un fenomeno tipicamente americano. Fino al giorno in cui decisi di andare anche da noi con la mia macchina da ripresa alla ricerca di queste sfortunate creature per illustrare l’articolo di Terry. Già al primo tentativo ebbi successo, trovando un “magnifico anemone azzurro” degno del miglior designer!

“I coralli viventi sono solo per gli acquariofili affascinati dalla naturale bellezza degli organismi della barriera “afferma il Prof. Terry Siegel. È vero! Uno straordinario esempio a sufragio di tale attrazione per la natura e la vita del reef è costituito da Leni Riefenstahl. Molte delle esperienze nei decenni della sua gioventù, sembrano tratte da un romanzo di avventura: A 71 anni, una età in cui molti vanno alla ricerca di una sistemazione in una casa per anziani, lei si è presa gioco della sua reale età spacciandosi 20 anni più giovane, per accedere agli esami di subacqueo. Due anni fa, durante delle riprese in Sudan, è precipitata con un elicottero, all’età di 98 anni! Ora a poco dal centesimo compleanno della fotografa subacquea, sta per ricevere un premio per i suoi filmati sottomarini. Nessuno sa come faccia a mantenere intatte le sue capacità ad una così veneranda età. Sarà un fattore ereditario? O forse è merito dei due bicchieri di vino rosso giornalieri (o il Cognac preferito dalla Queen Mum)? Oppure il segreto è il grande entusiasmo che riversa da tutta una vita nel suo lavoro, ogni giorno nuovamente affascinante? Se questo corrisponde a verità, allora nelle barriere coralline si possono trovare innumerevoli possibilità. Perlomeno fino a quando queste esisteranno ancora. La redazione della rivista augura ogni felicità a Leni Riefenstahl per i suoi 100 anni.

 

Buona lettura

Daniel Knop