ALLESTIMENTO
Acquista la rivista |
Leggi le condizioni di acquisto |
Versione cartacea |
Allestimento dell’acquario
SOMMARIO
- EDITORIALE
- LA POSTA DEI LETTORI
- MAGAZIN
- LO SPECCHIO DEL WEB
- RARITÀ
- A COLLOQUIO CON…
- REPORTAGE FOTOGRAFICO
Allestimento dell’acquario - REPORTAGE
Stimoli acquariologici ed estetici per un allestimento affascinante
Dott. Jochen Lohner - PRATICA
Una decorazione rocciosa per acquari marini
Daniel Knop - PRATICA
Rocce decorative di plastica
Christoph Happe - IL POSTER
Antennaride gigante (Antennarius commersonii)
Proff.ssa Dott.ssa Ellen Thaler & Kai Velling - VIAGGIO
L’affascinante mondo animale all’equatore – São Tomé
Dott. Peter Wirtz - REPORTAGE
Sostanze nutrienti nell’acquario di barriera e la loro concentrazione nell’acqua marina
Dott.Jörg Kokott - AMERICAN REEFKEEPING PERSPECTIVES
Prof. T. Siegel - RITRATTI D’ACQUARIO
Dal vasetto della marmellata all’acquario di barriera
Wolfgang Schnitte - REPORTAGE
Coralli fossili nei reef dell’epoca glaciale del Mar Rosso Karen e Wolfgang Loch - REPORTAGE
Oh, queste alghe patinose
Alghe azzurre dal punto di vista scientifico
Dott. Inggo Botho Reize - CONSIGLI E TRUCCHI
- OGNI INIZIO E’ “FACILE”
Le pagine per l’acquariofilo marino principiante
EDITORIALE
L’allestimento dell’acquario come titolo tematico? “Abbellire l’abitazione” dei pesci? Certo un acquario di barriera può rappresentare molto più del semplice tentativo dell’uomo di copiare la natura. “Nell’allestimento estetico le forze creative della natura si fondono con quelle inventive dell’uomo”, come espresso dall’artista di acquari giapponese, Takashi Amano. Ma in questo senso non si genera, forse un conflitto verso gli interessi degli animali allevati, o perlomeno da un punto di vista etico una sorta di zona grigia, all’interno della quale ci muoviamo come su di un fondo spugnoso? Come acquariofili, con le nostre immaginazioni estetiche, abbiamo il diritto di stabilire quale sia l’ambiente per gli animali? In questo modo non mettiamo dei bastoni fra le ruote della natura? La risposta è tutto sommato piuttosto semplice, visto che si provvede all’allestimento del proprio acquario anche quando non si fa consciamente. Perfino se introduciamo soltanto le rocce nella nostra vasca, semplicemente accatastandole, determiniamo l’allestimento dell’ambiente degli animali mantenuti. È importante che un allestimento mirato, effettuato in base a punti di vista estetici, non si separi in alcun modo dalle necessità degli esseri viventi allevati, ma al contrario le favorisca. L’allestimento di un acquario quindi, non deve costituire un puro estetismo, che si erge al di sopra delle richieste ambientali dei nostri abitanti della vasca. L’acquariofilo deve essere invece in grado di riconoscere queste necessità, soddisfacendole attraverso la sua opera realizzativa. In ogni caso, l’individuazione dei bisogni degli organismi mantenuti rappresenta un tema centrale dell’acquariologia marina di barriera. Lo stesso si può dire anche per quanto concerne la tematica inerente le sostanze nutrienti. Per anni sono state considerate come un ostacolo all’ottimale mantenimento dei delicati coralli duri. “L’acqua del mio acquario, è del tutto priva di sostanze nutrienti, non ho né nitrati né fosfati”, era una affermazione comune ancora qualche anno fa tra molti acquariofili di barriera, espressa non senza orgoglio e fermezza. Tuttavia, la cosa deve essere vista in maniera diversa. Le sostanze nutrienti rivestono una importanza vitale, ed è “soltanto la dose a fare il veleno”, come compreso da Theophrast von Hoenheim, meglio conosciuto come “Paracelso”, già agli inizi del 16° secolo. Le pretese che rivolgiamo ad un acquario di barriera, sono oggi molto più elevate rispetto a quanto accadeva soltanto qualche anno fa. Nel frattempo non ci basta più mantenere in vita dei coralli molli o far crescere quelli duri. Cerchiamo anche di ottenere la crescita e lo sviluppo degli animali nella maniera più naturale possibile. Ciò richiede che le nostre conoscenze crescano in misura equivalente alle aspirazioni. Cerchiamo pertanto di saperne di più sulle sostanze nutrienti. Approfondire le proprie conoscenze è una delle ragioni principali che ci spingono a dedicarci all’affascinante hobby dell’acquariologia marina. Maggiori saranno le informazioni di cui disporremo circa le sostanze nutrienti ed il loro ruolo nell’ecosistema della barriera corallina, più facilmente riusciremo a comprendere le ragioni della diffusione delle alghe indesiderate nell’acquario. Per molti rappresentano una spina nel fianco, altri ne subiscono il flagello per mesi o addirittura per anni, e quasi nessun acquariofilo di barriera è immune completamente all’avversità delle alghe. Quelle patinose ad esempio sono e rimangono una sorta di “sempre verdi” nell’acquariologia di barriera, ed anche oggi è sempre importante occuparsi di questi cianobatteri. Se li si vuole contrastare, per prima cosa è necessario imparare a conoscere il loro stile di vita. Questo significa innanzi tutto riuscire a comprenderli ed occuparsi di loro. In questo senso, ci si può rendere conto di avere dinnanzi degli organismi affascinanti che dispongono di capacità sorprendenti ed con alle spalle una storia evolutiva inimmaginabilmente lunga. Ciò non vuol dire che bisogna tollerarli tra gli abitanti dell’acquario, che dimostra che ci sono sempre due lati della stessa medaglia, anche se poi nella nostra routine di acquariofili ne apprezziamo soltanto una.
Daniel Knop