PSEUDOCROMIDI
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SOMMARIO
- 2 EDITORIALE
- 3 MAGAZIN
- 08 A COLLOQUIO CON…
- 12 RARITA’
- 14 REPORTAGE FOTOGRAFICO
Pseudocromidi
Proff.ssa Dott.ssa Ellen Thaler
- 20 REPORTAGE
La sistematica degli Pseudocromidi
(Pseudochromidae)
Inken Krause
- 26 PRATICA
Il mantenimento in acquario degli pseudocromidi
Proff.ssa Dott.ssa Ellen Thaler
- 30 PRATICA
La riproduzione degli pseudocromidi
Wolgang Mai
- 38 PANORAMICA
Sistematica panoramica degli pseudocromidi
Martin Reith
- 50 IL POSTER
La conchiglia gigante a squame (Tridacna squamosa)
Werner Fiedler
- 46 VIAGGIO
Il Sohal e il Mar Rosso Proff.ssa Dott.ssa Ellen Thaler
- 52 RITRATTI D’ACQUARIO
Un mini reef in classe
Classe 3°a C della scuola elementare “Berg am Laim” Monaco, Germania
- 56 REPORTAGE
Cambio generazionale
La vita ricca di sfaccettature di Aurelia aurita
Johannes Berns
- 62 REPORTAGE
Un nuovo genere di coralli nel reef corallino: Knopia octocontacanalis
Daniel Knop
- 68 PRATICA Il ferro e la sua funzione nell’acquario marino Dott. Dieter Brockmann
- 74 OGNI INIZIO E’ FACILE
Le pagine per l’acquariofilo marino
principiante
- 78 NOVITA’ DAL MERCATO
EDITORIALE
Mi ricordo ancora bene del mio primo Pseudochromis ottenuto nel 1987. Viveva in un impianto composto da due singole vasche collegate tra loro da una tubazione. Le possibilità offerte dal tubo erano state rapidamente scoperte dal pesce che le aveva sfruttate in maniera del tutto non convenzionale: quando lo nutrivo nella vasca sinistra era presente in quell’acquario, ma appena facevo qualche passo verso l’acquario adiacente lo pseudocromide mi seguiva attraverso la tubazione per ricevere la successiva somministrazione di mangime. Questi piccoli e furbi pesci rapaci della sottofamiglia Pseudochrominae, che presentano un interessante comportamento e fanno molto di più che nuotare semplicemente “avanti e indietro” nella vasca, costituiscono un esempio paradigmatico del pesce ideale da acquario. Il loro mantenimento in acquario è stato favorito anche dal successo nella loro riproduzione: mentre ancora qualche decennio fa per tutti gli esemplari presenti negli acquari si trattava di esemplari selvatici di cattura, oggi, almeno nel caso delle specie più frequenti, molti pesci provengono dagli allevamenti. Chi offre un numero sufficiente di nascondigli a questi animali e li mantiene in coppia, potrà ben presto osservare anche in acquario l’avvincente comportamento riproduttivo. In genere la riproduzione di un animale rappresenta un aspetto del tutto fondamentale del suo mantenimento in acquario; ci si potrebbe spingere addirittura fino al punto da considerarla l’unico scopo della sua presenza in acquario.
Un buon esempio che dimostra l’importanza di conoscere l’intero ciclo vitale di una specie animale sono le meduse, in particolare le Aurelia aurita. La maggior parte dei profani ha l’impressione che si tratti soltanto di un animale dalla forma a medusa. Chi si cimenta in modo più approfondito con la materia, apprenderà che le meduse che nuotano in acqua libera durante il loro ciclo riproduttivo passano anche attraverso uno stadio di polipo sessile, durante il quale vengono prodotte altre meduse. Se si considera però il fatto che il polipo vive per diversi anni, e la medusa invece solo pochi mesi, ci si convince quasi di necessità che la situazione in effetti sia l’esatto contrario: un animale vive come polipo sessile generando meduse che fluttuano liberamente per riprodursi sessualmente. Tutto questo nasconde forse qualche parallelo con le farfalle o le coccinelle: anche nel loro caso, quello che noi umani percepiamo e che riteniamo spesso l’unica forma di esistenza di un animale, è solo un breve periodo della sua vita con lo scopo della riproduzione sessuale. Queste relazioni, ad ogni modo, si precisano con chiarezza soltanto a coloro che si occupano più approfonditamente della natura. Proprio questo interesse sta assumendo una sempre maggiore rilevanza. Variazioni climatiche, riscaldamento dei mari, degenerazione dei reef corallini: viviamo in un periodo in cui è necessaria la consapevolezza dei problemi ambientali globali. Come in nessuna epoca precedente deve svilupparsi oggi un processo di cambiamento del pensiero e del comportamento umano in relazione alla natura; il nostro compito consisterà nel lasciare alla prossima generazione una comprensione per gli ecosistemi maggiore di quanto noi stessi abbiamo dimostrato di avere. In questo senso gli acquariofili marini possono contribuire in maniera decisiva rendendo sensibile l’osservatore verso le leggi interne di un ecosistema. Chi vuole sensibilizzare le persone verso la natura, farebbe meglio ad iniziare presto. In questo numero di CORALLI vi proponiamo degli esempi avvincenti, e nell’ambito della rubrica “Ritratti d’acquario” questa volta non presentiamo in primo luogo un acquario, bensì un gruppo di giovani acquariofili e la passione con la quale praticano il loro hobby. Un acquario di barriera a scuola consente l’apprendimento direttamente su soggetti viventi, e non vi è forma più intensa che imparare attraverso il fascino e la passione. Gli scolari comprenderanno le relazioni ecologiche, e le comprenderanno nel senso più profondo della parola. In questo modo le lezioni e lo studio diventeranno un’avventura. In un tempo caratterizzato da regressioni globali delle barriere coralline e di altri ecosistemi marini, si potrebbe davvero consigliare ad ogni scuola un “acquario marino da insegnamento”, da includere nella lezione di biologia di tutte le classi. Anche per le associazioni locali di acquariofili, inoltre, penso che favorire l’allestimento e la gestione di un acquario di questo genere potrebbe costituire un compito stimolante. Tutto questo darebbe più senso al loro operato associazionistico rendendo al contempo più popolare l’hobby dell’acquariologia marina.Buona lettura