SPUGNE

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88-89

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2          EDITORIALE

4          A COLLOQUIO CON…

6          RARITÀ

10       REPORTAGE FOTOGRAFICO

Spugne

20       REPORTAGE

Conoscenze interessanti sulle spugne

Kai Vellig

26       PRATICA

Spugne vive come filtri per acquari di barriera

Steve Tyre

32       REPORTAGE

Dagli “animali vegetali” alle spugne come fornitrici biochimiche

Daniel Knop

36       IL POSTER

Il pesce pagliaccio del Mar Rosso (Amphiprion bicinctus)

Kai Velling

40       VIAGGIO

Galapagos

Quello che rimase nascosto a Darwin

Werner Fiedler

46       REPORTAGE

Sostanze nutrienti nell’acquario di barriera – L’alimentazione dei coralli

Jörg Kokott

54       REPORTAGE

Coralli fossili nei reef dell’epoca glaciale del Mar Rosso

Karen e Dott.Wolfgang Loch

60       REPORTAGE

Arte con le alghe

Dott. Ingo Botho Reize

67       OGNI INIZIO È “FACILE”

Le pagine per l’acquariofilo marino principiante

72       RITRATTI D’ACQUARIO

Nessun vantaggio senza svantaggi

Daniel Knop

75       CONSIGLI E TRUCCHI

                EDITORIALE

Questo numero di CORALLI appare alquanto “spugnoso”, ma nel vero senso della parola, dato che i “portatori di pori” (dal latino porus = poro o apertura e ferre = portare) del ceppo Porifera, costituiscono il titolo tematico. Il loro significato nell’ambito della barriera corallina è stato a lungo molto sottovalutato, soprattutto, perché la maggioranza delle specie si stabilisce in zone non visibili agli umani. Anche la loro importanza in acquario viene probabilmente ampiamente sminuita. Sono, infatti, presenti da qualche parte dietro alle rocce decorative. Si sa della loro presenza nella vasca di barriera, ma raramente si riesce a scorgerle. Inoltre con la situazione ambientale dell’acquario non hanno poi nulla a che fare, o no? Sbagliato! Con una certa probabilità le spugne fanno la differenza tra gli acquari giovani e biologicamente instabili e quelli avviati che sopportano carichi enormi. Le magnifiche colonie di Acropora gli sottraggono senza dubbio la scena, perché le spugne forniscono il loro contributo a mantenere in salute l’ambiente dell’acquario, di nascosto. Tuttavia, il valore che rappresentano per il benessere ecologico non può quasi essere valutato in eccesso. Attraverso la continua attività filtrante svolta nell’acquario, le spugne agevolano anche la crescita dei coralli duri, che ha bisogno di una condizione povera di sostanze nutrienti. Se queste si arricchiscono nell’acqua dell’acquario, portano a massicci disturbi nell’endosimbiosi tra coralli e zooxantelle e perfino a degli sviamenti. Pertanto è importante per l’acquariologia di barriera, cercare di attivarsi per riuscire a comprendere le relazioni tra il contenuto delle sostanze nutrienti nell’acqua, e l’occasionale comparsa di disagi nella crescita dei coralli, correlandoli alle popolazioni di invertebrati del singolo acquario. Perché è ad esempio complicato ottenere in acquari ancora giovani, una buona crescita dei coralli duri? Perché ciò si rivela sensibilmente più semplice in una vasca di barriera più vecchia e matura? La popolazione criptica di spugne, che nel corso del tempo si sviluppa nell’acquario, gioca un ruolo essenziale? E che cosa dire a riguardo dell’assunzione di batteri nocivi e di altri microrganismi da parte di queste enigmatiche spugne? Una vasta popolazione è effettivamente in grado di ridurre in maniera evidente il numero degli agenti patogeni nell’acquario? In questo senso è richiesta la collaborazione tra gli acquariofili, ma anche quella degli scienziati specializzati, perché lo scambio di esperienze è alla base di molti progressi. Se l’impiego mirato ed intensivo di spugne viventi nella purificazione dell’acqua dell’acquario si rivelerà realmente di aiuto, allora, come afferma Steve Tyre, i metodi già utilizzati potranno essere migliorati in maniera decisiva. In ogni caso, all’interno del complesso tematico “contenuto di sostanze nutrienti nell’acqua di acquario”, ci sono ancora diversi punti oscuri, le piaghe di alghe ad esempio, argomento dolente dell’acquariologia marina. Una ragione in più quindi, per occuparci dettagliatamente del tema sostanze nutrienti. Inoltre quasi ogni acquariofilo marino sa bene che contrastare con successo le alghe patinose e altri unicellulari vegetali, è un’arte. Ma il rapporto tra le alghe e l’arte si può instaurare anche molto più direttamente, come ci dimostra il biologo e pittore Dott. Ingo Botho Reize, dato che produce arte con le alghe. I suoi quadri rappresentano, per mezzo delle alghe unicellulari, le idee creative degli uomini, generando un collegamento tra le origini della vita e l’epoca attuale. Con l’articolo sui lavori artistici il Dott. Reize presenta per la prima volta le sue opere, e che questo avvenga nella nostra rivista, che da molto tempo lo vede tra i consulenti specializzati, ci fa piacere in modo particolare.