ALGHE
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SOMMARIO
- EDITORIALE
- LA POSTA DEI LETTORI
- MAGAZIN
- A COLLOQUIO CON…
Il Dott. Antonio Di Natale
(Acquario di Genova) - LO SPECCHIO DEL WEB
- RARITÀ
- REPORTAGE FOTOGRAFICO
Alghe
Dr. Ingo Botho Reize - REPORTAGE
Microalghe come ospiti cellulari negli animali marini
Dr. Bruno Kremer - PRATICA
Alghe moleste nell’acquario marino e relative contromisure
Bernd Silbermann - PRATICA
Alghe unicellulari come cultura nutrizionale per l’acquario di barriera
Dr. Ingo Botho Reize - REPORTAGE
Caulerpa Taxifolia
Una decorativa alga verde minaccia l’ecosistema del Mediterraneo
Dr. Ulrike Meyer - PANORAMICA
Ottimi mangiatori di alghe per l’acquario marino
Heiko Schutte - IL POSTER
Il gamberetto forbice
Stenopus
Daniel Knop - VIAGGIO
Il tesoro azzurro
I reef dell’isola Roatán – Honduras
Werner Fiedler - PRATICA
Goniopora:
un genere di corallo duro inmantenibile?
Esperienze in acquario con le specie di Goniopora meno delicate
Atakan Sever - AMERICAN REEFKEEPING PERSPECTIVES
Prof. T. Siegel - RITRATTI D’ACQUARIO
Sandro Mansutti - REPORTAGE
Dall’idea alla realtà
Allevamenti di coralli
Daniel Knop
- PRATICA
L’acquario con filtraggio a fanghiglia
Un nuovo metodo nell’acquariologia marina di barriera
Dr. Francesca Geertsma - AMBIENTE E NATURA
Un ecosistema in pericolo
Sandro Mansutti - PROVATO PER VOI
- BIBLIOTECA
- NOVITÀ DAL MERCATO
- CONSIGLI E TRUCCHI
EDITORIALE
Le alghe sono molto amate. Spesso mi è capitato di sentire da amici o conoscenti, principalmente di origine asiatica, mentre ammiravano un acquario con una rigogliosa crescita di Caulerpa, l’esclamazione “magnifico!”. Ma contrariamente a noi acquariofili aggiungevano con un senso di pregustazione: “Con i pomodori sono molto più buone”. L’ho constatato io stesso e lo posso confermare: salate e molto saporite, accompagnate dai pomodori sono molto meglio di un formaggio caprino. Per questo non bisognerebbe intendere il concetto di “mangiatori di alghe” in maniera troppo riduttiva; in molti paesi infatti le alghe che noi curiamo nei nostri acquari, fanno parte del menu di tutti i giorni. Mentre due decenni fa le alghe svolgevano un ruolo dominante negli acquari di barriera, pensiamo alle varianti marine dell’acquario di piante “olandese” con praterie di Caulerpa di un intenso colore verde, oggigiorno nel moderno acquario di barriera le macro alghe si vedono solo difficilmente. Nel frattempo i mangiatori di alghe, e qui mi riferisco a quelli degli ambienti vitali marini, sono diventati per l’acquariofilo quasi più importanti delle alghe stesse, dato che quest’ultime per via della concorrenza con quelle simbionti dei nostri coralli, non sono sempre ben viste negli acquari di barriera. Tuttavia manteniamo nelle nostre vasche queste alghe simbionti e allo stesso tempo molte specie di quelle calcaree, ed in questo modo le alghe giocano un ruolo primario anche nei moderni acquari di barriera. Ma il loro significato in futuro potrebbe accrescersi maggiormente, dato che solo da relativamente poco tempo si è a conoscenza della componente algale nell’alimentazione di moltissimi coralli non simbionti e filtratori. Come plancton vegetale, le alghe possono probabilmente contribuire a migliorare sensibilmente le necessità nutrizionali di molti animali marini d’acquario. Per questa ragione non ci siamo occupati nel presente numero di CORALLI solamente di macroalghe, ma abbiamo concentrato l’attenzione anche sugli organismi vegetali unicellulari e sulla loro riproduzione.Anche il plancton animale è importante per l’alimentazione dei coralli. Le esperienze di diversi acquariofili ci inducono a pensare che, per il mantenimento dei filtratori e dei coralli non simbionti, sia svantaggioso liberare con mezzi tecnici l’acqua dalle sostanze planctoniche, come riportato da Terry Siegel nella sua rubrica nel numero 7. A queste esperienze si può aggiungere anche il nuovo sistema acquariologico che abbiamo scoperto in California. Questo comprende infatti un “rifugio” con il quale si intende offrire in maniera mirata uno spazio a microrganismi animali, consentendone la vita e la riproduzione, in poche parole la produzione di plancton animale, ed il tutto con sorprendente successo. Comunque non è solo con una migliore alimentazione che il mantenimento in acquario dei coralli può progredire. Spesso dipende solamente dalla possibilità di evidenziare che alcune specie all’interno di un genere sono più adatte di altre per il mantenimento in acquario. Un esempio particolarmente adatto ci viene offerto dal genere Goniopora, che fino ad oggi ha riservato poca gioia agli acquariofili. Sembra che ci siano alcune specie di Goniopora che si sviluppano piuttosto bene in acquario, mentre altre degenerano velocemente. Questo dato di fatto potrebbe spiegare le “discutibili” affermazioni di alcuni acquariofili, che riportano di colonie particolarmente anziane di questo corallo nei loro acquari. Insomma non tutto ciò che suona strano deve necessariamente essere una “fandonia”. Si dimostra ancora una volta quanto sia importante uno scambio d’esperienze.
Buona lettura
Daniel Knop