Il bilanciamento ammonio/ammoniaca
L’ammonio si forma attraverso la scomposizione delle albumine e nell’acqua dell’acquario viene visto pertanto come “indicatore di inquinamento”. Di per sè è innocuo ma, a seconda del valore di pH, una parte si trasforma nella tossica ammoniaca. Questo processo si verifica molto rapidamente ed è spesso reversibile, sicché ogni volta che nell’acquario il valore di pH sale o scende anche il contenuto di ammoniaca dell’acqua subisce un cambiamento.
La reazione chimica si esprime in questo modo: NH3 + H+ NH4+ Ammoniaca + Acido Ammonio Per riuscire ad essere più precisi sulle indicazioni riguardanti la tossicità dell’ammoniaca in acquario deve naturalmente essere noto quanta è presente nell’acqua. Con i test comunemente impiegati in acquaristica, però, si misura soltanto la quantità complessiva, non il valore assoluto di ammonio o ammoniaca. Questo può successivamente essere ricavato da una tabella che calcola il valore del pH. Ad ogni modo, anche la temperatura e il contenuto salino hanno effetto sul contenuto di ammoniaca, circostanza che normalmente non viene considerata. La tabella mostra il decorso della curva con i differenti valori di temperatura e densità salina. Se per esempio si sceglie la curva dei 30 °C con il 35 % di contenuto salino e la componente di ammoniaca a pH 8,0, si ottiene un valore di 4,59 %; se sono stati misurati per esempio 0,5 mg/l di ammonio/ammoniaca, la parte di ammoniaca corrisponde al 4,59 % di 0,5 mg/l, da cui si ottengono 0,023 mg/l di NH3. Se il valore di pH però sale di 0,5 si ottiene una componente del 13,2 %, sicché sono presenti effettivamente 0,067 mg/l di ammoniaca. In altre parole questo significa che la tossicità dell’ammoniaca nell’acqua dell’acquario soltanto attraverso una variazione del pH di 0,5 quasi si triplica, senza alcuna ulteriore aggiunta di ammonio/ammoniaca. Questa variazione può rivelarsi decisiva per la sopravvivenza o la morte degli animali.