Piccolo, ma “mordace”
Gli anemoni a tappeto maximini prediligono vivere sopra o tra le rocce e, se vengono collocati su un fondale sabbioso, cercano intorno un substrato roccioso. Personalmente colloco sempre i miei anemoni tra alcune piccole rocce e frammenti di coralli grossolani, per evitare che debbano andare alla ricerca di una nuova posizione. Una volta trovato un punto con una buona luce e qualche supporto roccioso per aggrapparsi, rimangono solamente stanziali.
Nel complesso non ritengo i maximini particolarmente aggressivi, ma nel caso di contatto con altri anemoni o coralli essi possono rivelarsi fortemente urticanti. Anche dei piccoli e incauti pesci (per esempio ghiozzi o blennidi) non sono al sicuro da questi appiccicosi animali urticanti, benchè questi non li predino sistematicamente. Possono verificarsi attacchi urticanti verso i coralli che crescono nelle vicinanze, ma apparentemente non sono così intensi come nel caso dei grandi anemoni di mare, per esempio le specie Entacmaea quadricolor o Heteractis. Il potere urticante dei coralli Euphyllia pare essere temuto dai maximini, che pertanto si tengono a distanza. I coralli duri a polipo piccolo (SPS) e i corallimorfari debolmente urticanti, come per esempio Ricordea florida, oppure i coralli duri a polipo grande (LPS) con un tessuto sottile, possono essere gravemente feriti dagli anemoni a tappeto maximini. Nel caso di un mantenimento comune, quindi, è opportuno considerare una adeguata distanza di sicurezza. In alcuni acquari, per esempio, questi piccoli anemoni hanno completamente devastato alcune magnifiche talee di Echinopora passandovi sopra, e le cose non sono andate meglio ad altri corallimorfari Ricordea. Questi problemi tuttavia si verificano solo con esemplari nuovi, che non hanno ancora trovato il punto dove “sedersi” e pertanto esplorano l’acquario. In seguito non si deve più temere che i piccoli anemoni di mare possano cominciare a vagare all’improvviso danneggiando altri animali. Per la loro stessa protezione quelli a tappeto maximini non dovrebbero essere posti nei pressi di grandi anemoni simbionti, perché soccomberebbero al loro potere urticante. Diversi maximini possono però essere tenuti insieme senza problemi e posti anche a stretto contatto. Alcuni appassionati hanno addirittura allestito dei veri e propri “giardini di maximini”. Un acquario tematico che è popolato principalmente, o esclusivamente, con anemoni a tappeto maximini di diversi colori ha un aspetto spettacolare ed è anche molto facile da mantenere. Inoltre, questi “giardini” per maximini possono essere allestiti anche in piccoli Nano acquari di barriera, e in particolare per una moltiplicazione mirata la collocazione in questo tipo di piccole vasche si rivela una buona scelta.
Moltiplicazione
L’aspetto migliore in questi magnifici piccoli anemoni è il fatto che non sono solo facili da mantenere, ma anche semplici da moltiplicare. Il tutto avviene con grande semplicità attraverso la “clonazione”, tagliando nel mezzo un anemone con un coltello affilato. Successivamente le due metà dovranno essere immerse brevemente in un bagno di acqua marina con una leggera aggiunta di iodio (per esempio 5 gocce. di Lugol per 500 ml di acqua). In seguito vanno risciacquati con acqua marina pulita e riposti in acquario. Il periodo di rigenerazione di questi animali è incredibilmente breve: già dopo qualche giorno le due metà cresceranno assumendo una forma perfettamente rotonda. In questo modo gli anemoni a tappeto maximini possono essere propagati con relativa rapidità, e le perdite con questo metodo sono estremamente ridotte. Nel mio caso, fino ad ora, si è verificato solamente una volta. La strategia della riproduzione asessuale viene prima o dopo sfruttata anche autonomamente dai maximini, fintanto che il conduttore dell’acquario non intervenga prima con il coltello. In questo caso si scindono semplicemente, e alcuni acquariofili riferiscono che questo processo può essere favorito, o indotto, attraverso una intensa somministrazione di cibo. Ma bisogna essere cauti: il liquido corporeo degli anemoni che fuoriesce durante il taglio, può provocare irritazioni alla pelle del manipolatore. Quando si toccano questi animali, pertanto, è opportuno avvalersi sempre di guanti usa e getta.
Conclusione
Dopo tutto è troppo bello per essere vero: questi graziosi piccoli anemoni a tappeto sono facili da tenere, si riproducono vivacemente e sono incredibilmente colorati. E’ presumibile pertanto che il mantenimento dei maximini potrà diventare prossimamente un grande trend nell’acquariofilia di barriera, e sono consigliabili a chiunque sia attratto dai loro favolosi colori.