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acquari da 100 litri in poi. L’alimentazione è semplice. In na-
         tura si ciba prevalentemente di zooplancton bentonico, in
         acquario gli animali accettano però anche i mangimi con-
         gelati in sospensione. A volte si ha successo persino con l’a-
         dattamento ai mangimi secchi. Nel complesso W. Nigropin-
         nata è un robusto pesce da acquario. L’unica cosa da evita-
         re è la convivenza con pesci molto grandi e aggressivi, per-
         ché in questo caso il piccolo labride, quale mangiatore piut-
         tosto lento e pensieroso, soccomberebbe facilmente per la
         fame. Il mantenimento in coppia è possibile senza problemi.
         Una contemporanea introduzione di esemplari di diversa
         grandezza ha successo. In conclusione il labride delle caverne
         è qualcosa di molto particolare e non può che essere cal-
         damente consigliato a chi apprezza i pesci piccoli e insoliti.
                                               Inken Krause

          Bibliografia
          KUITER, R. (2002): Lippfische – Labridae. – Ulmer Verlag, Stuttgart.



         Urocaridella antonbrunii

         Urocaridella antonbrunii è un piccolo gamberetto pulitore.
                                                             Urocaridella antonbrunii Foto: D. Knop
         Per molti costituisce una novità, perché i gamberetti pulitori
         sono noti soprattutto nei generi Lysmata e Stenopus e, se si ha  durante il nuoto si muovono rapidamente, nel caso di pesci
         una predilezione per gli invertebrati delicati, forse anche nel  meno desiderosi di essere puliti possano anche indurre uno
         genere Periclimenes. Dato che U. antonbrunii, nonostante il suo  stimolo predatorio (BECKER, 2005). La sua attività rende U. an-
         ridotto grado di notorietà, è molto interessante per il mante-  tonbrunii un attivo ospite dell’acquario. In particolare in un
         nimento in acquario, in questo articolo voglio brevemente  piccolo acquario a Nano Reef, nel quale i grandi pesci non
         presentare la specie. Il genere Urocaridella comprende tre  trovano spazio, questi svegli gamberetti sono in grado di da-
         specie, tutte viventi nel’Indopacifico: U. antonbrunii qui de-  re una enorme vivacità. La specie non ha particolari esigen-
         scritta, come pure U. urocaridella e U. vestigialis. Nel reef co-  ze, e un comune alimento sostitutivo viene in genere accet-
         rallino vivono in gruppi nelle piccole caverne dove gestiscono  tato senza problemi, anche se il loro mantenimento è molto
         stazioni di pulizia, come quelle note per altri gamberetti pu-  più avvincente quando sono presenti alcuni pesci, dai quali
         litori ed anche pesci. In una di queste stazioni possono tro-  i gamberetti possono anche in acquario ottenere il loro na-
         vare occupazione fino a 25 esemplari (BECKER, 2005). Diver-  turale nutrimento. Bisognerebbe però rinunciare ad una con-
         samente dai gamberetti pulitori del genere Periclimenes mol-  vivenza con i grandi pesci, che nello spazio ridotto di un ac-
         to simili, che talvolta sono associati come commensali ad  quario possono considerare come nutrimento questi picco-
         anemoni di mare e altri animali urticanti, nessuna delle spe-  li gamberetti pulitori. Certo in natura vengono puliti anche i
         cie Urocaridella pratica una convivenza di questo tipo. A con-  predatori, ma da un lato il gamberetto assume sempre un cer-
         fronto con altri gamberetti pulitori U. antonbrunii, con solo 3  to rischio, dall’altro la relazione pulitore e cliente non è si-
         cm di lunghezza corporea, è eccezionalmente piccolo e ap-  mulabile con esattezza in acquario. Per un crostaceo talmente
         pare molto fragile, una impressione ulteriormente rafforzata  piccolo non costituiscono un pericolo soltanto i classici pre-
         dalla trasparenza del corpo minuscolo. Inoltre questi minu-  datori, ma anche una convivenza con dei grandi cavallucci
         scoli gamberetti compaiono in modo piuttosto audace quan-  marini o dei pesci ago come pure con pesci falco, labridi,
         do si tratta di attirare clienti da pulire. Dei ricercatori austra-  grossi ghiozzi, ecc. andrebbe evitata. In conclusione chi ge-
         liani hanno studiando i metodi con i quali Urocaridella spp.  stisce un acquario con dei pesci piuttosto piccoli potrebbe
         attirano l’attenzione dei potenziali “clienti”, stabilendo che gli  trovare in U. antonbrunii un perfetto pulitore. Un grande grup-
         animali, unitamente alla tipica “danza oscillante”, che in ef-  po di questi gamberetti, che gestiscono una stazione di puli-
         fetti viene impiegata praticamente da tutti gli organismi che  zia, è con certezza una visione fantastica nonché una avvin-
         puliscono nel reef corallino, nuotano anche nell’acqua aper-  cente alternativa ai “soliti” gamberetti pulitori Lysmata am-
         ta allo scopo di richiamare verso di sè i pesci desiderosi di  boinensis.
         essere puliti (BECKER, 2005). Questo rischioso comportamen-                               Inken Krause
         to viene evidenziato dai gamberetti soprattutto quando han-
         no fame, come hanno provato gli studi in laboratorio. È com-  Bibliografia
         prensibile, perché alla fine gli ectoparassiti rimossi ai clienti  BECKER J. H. A., L. M. CURTIS & A. S. GRUTTER (2005): Cleaner Shrimp use
         da pulire servono ai gamberetti come cibo. È sostanzialmente  a Rocking Dance to Advertise Cleaning Service to Clients. – Current Bio-
                                                              logy, 15: 760–764.
         verosimile che i piccoli arti e i tentacoli dei gamberetti che


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