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Induce una minore reazione alla fuga ed evita il
          danneggiamento del tessuto connettivale, non è
          però (ancora) disponibile in commercio: il “re-
          tino a busta”.
          L’alimentazione
          dei giovani pesci
          Come si può supporre l’alimentazione dei giova-                     Il contenitore per l’allevamento dei giovani P.
                                                                              kauderni.
          ni si rivela semplice. Nei passati articoli (KNOP,
          2000) consigliavo le artemie appena sgusciate, nel                  di P. kauderni si sono raccolti un corallo tubolare
          frattempo però al loro posto utilizzo soprattutto                   Knopia octocontacanalis, dislocato in uno degli an-
          dei mangimi congelati a base di cyclops. Questi                     goli anteriori dell’acquario. Se sia stata questa di-
          piccoli crostacei vengono scongelati tre volte al                   sposizione ad essere determinante, oppure la for-
          giorno e riposti nel frigo per alcune ore, di modo                  ma del corallo o entrambi, non è chiaro. I giovani
          che ogni due o tre ore sia possibile prelevare e                    pesci si intrattengono nell’acquario sempre in un
          somministrare una piccola porzione. Un arricchi-                    punto con una corrente molto debole per non es-
          mento (MAI, 2008) non solo migliora lo sviluppo                     sere trasportati. Se in un punto facilmente acces-
          ma minimizza anche la sensibilità verso lo stress                   sibile della vasca si ricrea una debole circolazione
          che durante i primi giorni di vita può provocare                    e si offre ai pesci una struttura protettiva natura-
          diverse vittime. Le mie esperienze con le ripro-                    le (per esempio un corallo molle) oppure artifi-
          duzioni casuali nella vasca del filtro dimostrano                   ciale (per esempio una trappola a forma di riccio),
          però che anche una microfauna ben sviluppata può                    allora questi si intratterranno prevalentemente in
          da sola essere sufficiente per far sviluppare alme-                 questa zona e potranno essere catturati con re-
          no una piccola percentuale dei giovani pesci. Le                    lativa facilità. Un comune retino non è però adat-
          cose si complicano in una vasca di comunità nor-                    to allo scopo perché anche procedendo nel mo-
          malmente occupata, perché in questo caso non                        do più cauto possibile arrecherà danni alla mag-
          sarà presente una abbondante microfauna. Al con-                    gior parte dei giovani pesci. Perfino una delicata
          trario saranno i giovani stessi a costituire una par-               manipolazione del retino, tra le cui maglie sono
          te di questa microfauna, arricchendo il menu di di-                 adagiati i piccoli animali durante l’estrazione dal-
          versi abitanti della vasca. Come sopra citato, solo                 l’acqua, consentirà la sopravvivenza solo a pochi
          occasionalmente sono riuscito a far crescere dei                    esemplari. Per questa ragione mi sono avvalso di
          singoli esemplari in una vasca tematica da 500 li-                  un arnese realizzato in proprio alcuni anni fa
          tri, nella quale erano presenti anche i riprodutto-                 (KNOP, 2005): il “retino  busta”. Si tratta di una
          ri. Per rendere maggiormente efficace l’accresci-  Se nell’unico punto a corrente debole dell’ac-  combinazione tra la struttura di un comune reti-
          mento, ho costruito un recipiente di allevamento  quario non si trova altro che una trappola a  no che al posto della rete disponeva di una busta
                                            forma di riccio di mare (quella nella foto è rica-
          in materiale acrilico che può essere appeso nella  vata da una resina epossidica subacquea e da  di plastica. In questo caso il vantaggio non consi-
          vasca. Il fondo di questo contenitore era formato  stuzzicadenti), si riesce ad attirare i giovani P.  ste solamente nella trasparenza dell’arnese che in-
          da una rete a maglia larga (larghezza delle maglie  kauderni (nella foto in combinazione con un reci-  duce nei giovani pesci una minore reazione alla fu-
          circa 1,5 mm), per far sì che non si accumulasse-  piente richiudibile da miscelazione per la pre-  ga, ma evita anche che i piccoli animali vengano fe-
          ro i resti della digestione dei giovani pesci offren-  parazione del cappuccino). Tre pesci sono già nel  riti meccanicamente dalla rete. In aggiunta il reti-
          do ai batteri un terreno nutritivo. Anche la tur-  recipiente, tre ancora fuori.   no a busta viene prelevato dall’acqua pieno di li-
          bolenza dell’acquario riusciva a penetrare quasi  questa lastra per far sì che i resti di cibo e gli escre-  quido, cosicché le strutture corporee estrema-
          senza ostacolo attraverso tali maglie. Come ali-  menti potessero lasciare il contenitore dal basso.  mente delicate non vengono sottoposte ad una
          mentazione ho somministrato prevalentemente  La cattura dei giovani pesci nella vasca tematica è  più elevata forza di gravità. Per mezzo del retino
          dei cyclops congelati, perché questi non presen-  relativamente facile, ma deve comunque avvenire  a busta i giovani vengono spinti dal mezzo della
          tano solo un elevato valore nutritivo dal punto di  con estrema cautela. I miei primi tentativi di cat-  vasca fino in un angolo, dove diventa poi relativa-
          vista nutrizionale e fisiologico ma, come crostacei  turarli con una trappola a forma di riccio di mare  mente facile catturarli dal basso verso l’alto. In al-
          d’acqua dolce, sprofondano nell’acqua salata con  hanno avuto una efficacia limitata. Il mio ragiona-  ternativa a questo retino si può utilizzare un re-
          grande lentezza. In questo modo i giovani pesci di-  mento di base consisteva nella tendenza di questi  cipiente rettangolare in materiale acrilico adope-
          spongono a lungo di questo sostituto planctoni-  animali ad intrattenersi nei ricci di mare Diadema,  randolo in modo simile durante la cattura.
          co. Per poter brevemente aumentare la densità  anche se questa viene solitamente sopravvaluta-  Un’alternativa all’isolamento del maschio porta-
          del mangime, ho realizzato il recipiente in manie-  ta: i giovani P. kauderni non sono veramente incli-  tore dei piccoli consiste nel suo prelievo prima
          ra da consentire in basso l’inserimento di una la-  ni verso i ricci. Con la stessa attrazione cercano  del rilascio per mezzo di una trappola per pesci,
          stra. Così facendo il cibo poteva rimanere nel con-  un corallo duro Acropora o altri invertebrati con  che deve essere collocata permanentemente lì do-
          tenitore a piacimento e, dopo che si era deposi-  la medesima caratteristica morfologica. La trap-  ve questi si intrattiene di solito. Questo maschio
          tato sulla lastra di fondo, bastava introdurre una  pola a forma di riccio ha un buon effetto soltan-  in seguito può essere trasferito nel contenitore di
          manciata d’acqua dell’acquario per riportarlo in  to quando nella vasca non sono disponibili strut-  allevamento dove all’arrivo dell’oscurità rilascerà
          sospensione. Dopo un certo periodo ho rimosso  ture adeguate. Nel caso in oggetto tutti i piccoli  i suoi piccoli.



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