In un precedente articolo sui mangimi congelati  sono stati evidenziati i vantaggi rispetto a molte altre tipologie, e si è spiegato altresì come conservare meglio questi alimenti. Niente in contrario a un mangime in fiocchi di valore elevato, in particolare come complemento nutritivo, che può essere “talvolta” somministrato in piccole dosi. Ma quasi nessuno potrà fare a meno dei mangimi congelati nel mantenimento degli animali marini nell’acquario di barriera. Quali tipologie vanno quindi somministrate?

La scelta di un mangime congelato adeguato

Un mangime congelato non vale l’altro. Sostanzialmente si può affermare che “la miscela va bene”, ma essa deve anche essere idonea per i nostri ospiti. Questo vale soprattutto per la grandezza delle particelle di nutrimento, perché molti dei nostri animali si sono specializzati in determinate nicchie ecologiche, e pertanto vengono attirati particolarmente da prede piccole o grandi. Per questa ragione, in merito alla misura, ci dovrebbe essere qualcosa per ciascuno. Si possono perciò miscelare dei mysis con i cyclops, fornendo ai grandi e ai piccoli qualcosa di adeguato. Meglio ancora è utilizzare quattro o più tipologie, come mysis, artemie, cyclops, bosmidi, pulci d’acqua salata (Moina salina), krill e polpa di mollusco frammentata. Di questo preparato possono far parte due specie di gamberetti fluttuanti mysis di diversa grandezza. Le larve di zanzara, in particolare quelle rosse ricche di grassi, si possono impiegare per “rifocillare” dei pesci smagriti, anche per due o tre settimane in modo intensivo. In un normale acquario di barriera andrebbero somministrate, e se il caso solo sotto grande controllo, le larve di zanzara bianche, perché quali animali di acqua dolce galleggiano in superficie.

Mangimi congelati – quale e come?

Mangimi congelati – quale e come?

Se il vostro acquario è provvisto di un aspiratore di superficie, allora ben presto la maggior parte delle larve di zanzara verrà aspirata, depositandosi in grande quantità nel filtro o nella vasca filtrante dove si degraderanno senza essere notate. Potremmo pensare di somministrare mysis la mattina e cyclops la sera, ma in questo modo semplificheremmo troppo le cose, perché così la maggioranza dei pesci verrebbe nutrita in effetti solo una volta. Solo chi potrà avvalersi di prede che vanno dai minuscoli cyclops fino ai gamberetti fluttuanti mysis avrà sempre la tavola imbandita. Pertanto durante ogni somministrazione è opportuno miscelare particelle nutritive di ogni grandezza, per far sì che tutti ricevano qualcosa. Dovremmo anche considerare che nell’acquario nutriremo innumerevoli ospiti che nemmeno conosciamo ma che contribuiscono alla varietà specifica del nostro ambiente. Fanno parte di questa schiera non solo piccoli crostacei e vermi, ma anche molteplici invertebrati sessili, dalle spugne fino agli idroidi e i foramiferi. Perciò in ogni somministrazione di mangime ideale deve esserci qualcosa per ogni organismo, dal filtratore di plancton fino al pesce chirurgo.

Preparare la somministrazione

Il fatto che i mangimi congelati debbano essere sciacquati in acqua prima dell’utilizzo, allo scopo di rimuovere l’acqua di scongelamento ricca di fosfati, è tutt’altro che una novità e in questa sede viene ricordato solo marginalmente. Quello che però molti non sanno è il fatto che è possibile conservare anche per qualche ora in frigo la miscela scongelata e sciacquata di mangimi, per somministrarla nel corso della giornata in porzioni singole più piccole. Con questo non si vuole rendere solo la vita più semplice, ma portare soprattutto ad una più frequente fornitura di cibi agli animali dell’acquario. Si presuppone, comunque, che la temperatura del frigo sia sufficientemente bassa (circa 3-4 gradi). La cosa diventa problematica occasionalmente durante l’estate, quando la temperatura ambiente è a 25 °C o oltre, perché in questo caso molti frigoriferi non riescono più a portare il valore termico interno molto al di sotto degli 8 °C, e in questo caso una così lunga conservazione creerebbe problemi. Se quindi desiderate conservare nel frigo per diverse ore il mangime scongelato la mattina, è opportuno misurare preventivamente la sua temperatura interna. La qualità di un mangime congelato, ovvero lo stato di conservazione, può essere giudicato più facilmente con i mysis, perché nei gamberetti il processo di disfacimento avviene molto rapidamente e inizia dalla testa: sono facilmente visibili attraverso l’involucro corporeo leggermente trasparente. Se questi gamberetti sono stati conservati troppo a lungo a temperature eccessive, questo si evincerà da un annerimento della testa. In molti altri mangimi congelati non è così semplice constatare lo stato di conservazione e questo, oltre al loro valore nutritivo, è un’altra ragione per disporre dei mysis nelle molteplici somministrazioni quotidiane di mangime congelato, soprattutto quando lo si vuole conservare nel frigo per qualche ora. Prima di ogni somministrazione, però, date una occhiata alle teste dei mysis nella vostra miscela, per essere certi di non dosare inavvertitamente un alimento degenerato.

I mysis. Dalla colorazione bianca dei gamberetti fluttuanti si riconosce la freschezza di questi animali. Le teste nere sono l’indicatore dei processi di degrado, che producono sostanze tossiche. Chi conserva durante il giorno nel frigo per diverse ore il miscuglio di mangimi scongelati dovrebbe prestare attenzione a questa indicazione.

I mysis. Dalla colorazione bianca dei gamberetti fluttuanti si riconosce la freschezza di questi animali. Le teste nere sono l’indicatore dei processi di degrado, che producono sostanze tossiche. Chi conserva durante il giorno nel frigo per diverse ore il miscuglio di mangimi scongelati dovrebbe prestare attenzione a questa indicazione.

Qualche consiglio sui mangimi congelati

1 Alcuni produttori nel frattempo offrono dei mangimi congelati a base di mysis anche privi di acqua; in questo caso disporrete soltanto dei gamberetti fluttuanti in un contenitore di plastica riuscendo a suddividere in modo ideale il cibo in porzioni. È molto più comodo che dover tagliare con un coltello una tavoletta congelata dura come il granito.

2 Un’altra buona idea consiste nell’offrire il mangime in confezioni a blister, perché il sostanziale vantaggio sta nel fatto di non dover esporre all’aria tutta la quantità del prodotto, per esempio una tavoletta da 100 g, per prelevarne una porzione. Certo il resto della tavoletta sarà riposto successivamente in una busta di plastica o in un recipiente per congelati richiudibile, ma cederà lo stesso all’aria ambientale dell’umidità, sicché lentamente e impercettibilmente si arriva all’essiccamento da congelamento. Ogni apertura del recipiente o della busta fa sfuggire aria umida e raccoglie aria secca dall’ambiente, e la tavoletta in questo modo perderà acqua, cosa che presto o tardi si noterà. È meglio prelevare la quantità giornaliera da un singolo blister, mentre tutto il resto rimane sigillato in maniera ottimale senza perdere alcuna umidità.

3 I mysis congelati con teste nere indicano che il mangime è stato scongelato. La ragione può anche non essere solo un guasto (interruzione della catena del freddo), ma ci può anche essere una premeditazione, per esempio lo scongelamento e una successiva miscela con acqua, allo scopo di aumentare il margine di guadagno (certo, succede anche questo!). Badate alla qualità e non risparmiate nelle cose sbagliate.

4 Non sciacquate con un getto d’acqua eccessivo: danneggerebbe la delicata corazza degli animali da somministrare e laverebbe via le nutrienti sostanze interne. In questo modo la qualità del vostro mangime congelato diminuirebbe rapidamente. È preferibile lasciar scorrere lentamente l’acqua attraverso il setaccio. Durante il risciacquo non si tratta di allontanare i fosfati dall’interno degli animali da somministrare, ma solo di rimuovere l’acqua di scongelamento.