Automatico o manuale?

Certamente le funzioni automatiche si rivelano utili per molti possessori di macchine fotografiche. Soprattutto coloro che si occupano solo marginalmente di fotografia e che non dispongono di adeguate conoscenze ed esperienze, trarranno vantaggio dall’utilizzo di un apparecchio completamente automatico. Questo calcola il diaframma, il tempo di esposizione e l’uso del flash, inoltre mette a fuoco automaticamente e tutto sommato non è necessario essere ferrati nel campo della fotografia per scattare una foto di buona qualità. Se però nell’ambito della fotografia in acquario volete entrare in un’area speciale, allora si renderà necessario talvolta disinserire tali automatismi. Ma perché? Molto semplice: i produttori di macchine fotografiche regolano queste funzioni, adattandole all’acquirente medio. Ma chi è solitamente l’acquirente medio? Si tratterà probabilmente di un padre di famiglia che desidera riprendere i suoi figli mentre giocano in un parco assolato. La luce disponibile è più che sufficiente, il soggetto è in movimento e il campo da inquadrare è piuttosto vasto. Questo significa che il diaframma può essere molto aperto e che la priorità sarà assegnata ad un tempo di apertura, solitamente molto breve, per evitare l’insorgenza di inquadrature mosse. Le necessità degli acquariofili marini pertanto, troveranno una corrispondenza solo parziale. In acquariologia il campo da inquadrare è molto più ridotto. La luce solo raramente è disponibile in maniera sufficiente, e il nostro acquario non è in continuo movimento ma rimane al suo posto. Pertanto rifletterà impietosamente ogni raggio di luce, e i pesci come le particelle fluttuanti entreranno nel campo di messa a fuoco o di esposizione, tentando ripetutamente di irritare l’elettronica di misurazione. Appena tentiamo di effettuare una ripresa ravvicinata, le funzioni automatiche, pur tanto utili durante le riprese al parco, si rivelano una vera “palla al piede”. Ora si rende necessario ottenere una grande profondità di campo e a tale scopo abbiamo bisogno di un diaframma molto chiuso. Ciò d’altro canto richiede molta più luce di quanta disponibile attraverso quella ambientale e quella dell’acquario. Pertanto dovremmo disattivare alcune delle comode funzioni come ad esempio l’automatismo del diaframma oppure l’autofocus. Di conseguenza si rende consigliabile impiegare per la fotografia in acquario, una macchina fotografica che nonostante i suoi automatismi sia impiegabile anche in maniera completamente manuale. Solo in questo modo avrete la possibilità di bloccare ogni intromissione da parte dell’elettronica dell’apparecchio per imporre alcune priorità.

Foto3

Fotografare l’intero acquario senza flash

Se desiderate fotografare l’intero acquario, allora il procedimento più semplice esclude l’utilizzo del flash. In questo modo non otterrete in nessun caso i migliori risultati, dato che la carenza di luce verrà compensata attraverso una rinuncia all’incisività dell’immagine. Tuttavia il procedimento è tecnicamente il più semplice e anche l’apparecchiatura necessaria è come si può immaginare ridotta. Scegliete per questo scopo una pellicola sensibile oppure una apposita impostazione della macchina digitale (ISO 200). Disattivate la circolazione dell’acqua nell’acquario, per evitare sfocature per via degli animali in movimento. Se la vostra apparecchiatura è provvista di obiettivo variabile, allora dovreste utilizzare quello con una maggiore apertura di diaframma (numero di diaframma più piccolo). Se possibile, per queste riprese, sarebbe meglio evitare gli obiettivi a zoom, perché di regola sono dotati di una apertura molto più ridotta del diaframma. La macchina fotografica per queste inquadrature deve essere fissata ad un treppiede, perché a mano difficilmente si otterranno immagini a fuoco. Il treppiede mostra la sua utilità anche durante la selezione di una precisa inquadratura. Impostate il tempo di esposizione a 1/125 di secondo e scegliete l’automatismo di diaframma. A secondo dell’intensità dell’illuminazione del vostro acquario, il controllo elettronico della macchina fotografica selezionerà il diaframma adeguato. Per l’esposizione è consigliabile naturalmente scegliere la misurazione di campo intera, non quella a spot. Attendete il momento adatto, con poco movimento da parte dei pesci, così facendo si potranno evitare le immagini non a fuoco. I pesci nel momento della ripresa non si devono trovare vicino al vetro frontale, perché in questo caso la loro parte esposta alla macchina fotografica risulterà scura. Gli esemplari dominanti cromaticamente o per dimensione (ad esempio i pesci chirurgo), nel momento dello scatto dovrebbero trovarsi in un punto di particolare valore estetico. L’autofocus può essere utilizzato.

Segue parte 3