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momento impiegata presso il Centro la piattaforma corallina del suo ter- riverà anche nei nostri acquari. In teo-
di Ecologia Tropicale dell’Università ritorio di diffusione. Questa circo- ria sarebbe possibile, perché sulla sua
di Brema, ha trovato una tridacna stanza ha probabilmente determina- adattabilità all’acquario non do-
che, pur presentando caratteristiche to la rarità di questa conchiglia, una vrebbero esserci dubbi (D. KNOP). Una
simili alle due specie del Mar Rosso volta molto diffusa. Degli studi han- esaustiva presentazione di questa
Tridacna maxima e T. squamosa, pos- no dimostrato che circa 125.000 an- nuova specie di tridacna molto inte-
sedeva però in aggiunta anche la pe- ni fa nella regione esaminata fino ressante, inclusi i retroscena della sua
culiarità di un bordo del guscio for- all’80 % degli esemplari di tridacna scoperta, si può trovare della nuova
temente seghettato. Per prima cosa appartenevano alla specie descritta. edizione del libro “Riesenmuscheln”
era necessario comprovare l’unicità La ragione dell’enorme decimazione di Daniel Knop, disponibile dall’ini-
della nuova specie. Questo avvenne di questa specie sta sicuramente nel zio di quest’anno.
in collaborazione con un genetista fatto che la sua diffusione in acque
molecolare, il Dott. Marc Kochzius estremamente basse ha reso facile al- Dott. Dieter Brockmann
dell’Università di Brema, che effettuò le persone, già durante i primi perio-
una analisi genetica dell’albero ge- di di insediamento lungo la costa, la
nealogico. La nuova specie scoperta, raccolta di questi esemplari. Ecco
Bibliografia
Tridacna costata, raggiunge una lun- dunque che ancora oggi sono possi- RICHTER C., H. ROA-QUIAOIT, C. JANTZEN, M. AL-
ghezza di 35 cm. Al contrario delle bili nuove scoperte di specie anima- ZIBDAH & M. KOCHZIUS (2008): Collapse of a
due specie sorelle T. maxima e T. li nei reef corallini tropicali. Bisognerà New Living Species of Giant Clam in the Red
Sea. – Current Biology 18: 1349–1354.
squamosa, colonizza esclusivamente attendere per vedere se T. costata ar-
Inibizione dell’aggressività attraverso i pesci pulitori
Un Labroides dimidiatus pulisce un Pomacanthus paru. Foto: D. Knop
I pesci corallini si liberano dei parassiti per mezzo dei la- pesci oltre alla cura del corpo sono in possesso anche di
bridi pulitori, è una cosa generalmente nota. I biologi au- un’altra caratteristica positiva: pare che inibiscano l’ag-
straliani dell’Università del Queensland, nella rivista spe- gressività. I ricercatori hanno osservato in acquario il com-
cializzata “Behavioral Ecology”, hanno riferito che questi portamento dei pesci predatori e di quelli predati no-
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