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non si raccolgono detriti, e dove non
sono presenti detriti non si sollevano
neppure particelle fluttuanti. Anche la
riduzione dell’immagazzinamento dei
fosfati è un aspetto non trascurabile,
specialmente negli acquari dove vie-
ne utilizzata una estrema quantità di
mangimi. La struttura del reef consiste
solo di 10 Kg di rocce vive molto po-
rose. Il reef vero e proprio viene rea-
lizzato dai coralli.
Gli animali
I coralli azooxantellati, soprattutto gor-
gonacei e coralli molli (vedi lista del-
le specie), sono il “cavallo di battaglia”
di Jensen. Lo scopo che si è dato è il
soddisfacimento delle loro necessità,
pertanto sono predominanti e vengo-
no completati soltanto da pochi co- Vista laterale dell’acquario di Jens Kallmeyer. Foto: I. Krause
ralli molli, alcionidi e gorgonacei
zooxantellati. Si muovono nella corrente, alcuni aprono i
loro pori solo di notte, altri soltanto di giorno, e in questo
modo questo giardino corallino appare molto più vivo e
naturale rispetto a quanto possa avvenire in un acquario
di coralli duri. La popolazione dei pesci è adeguata alla
grandezza dell’acquario e consiste solo in poche specie,
che vengono mantenute in coppia o in gruppo. Tutti, a cau-
sa della buona alimentazione, mostrano una forma corpo-
rea arrotondata, e diversi (per esempio Zoramia leptacantha,
Pterapogon kauderni) attestano il loro benessere attraver-
so il regolare corteggiamento e la deposizione delle uova.
Tecnica acquariologica
La popolazione animale sopra presentata, e la sommini-
strazione di cibo correlata, rendono necessario un tratta-
mento dell’acqua molto efficace. Il nucleo della tecnica fil-
trante consiste in uno speciale schiumatoio, un apparec-
chio in parte ancora sconosciuto, ma che tra gli appassio-
nati ambiziosi si è diffuso velocemente e che pare avere
un’ottima resa. L’aggiunta di ozono e l’impiego di carbone
attivo e adsorbitori di fosfati evitano l’arricchimento delle
sostanze ingiallenti e dei fosfati. Jens utilizza soprattutto ad-
sorbitori per fosfati a base di ossido di alluminio, che ri-
spetto ai comuni adsorbitori per ferro hanno il vantaggio
di legare anche i composti organici come le citate sostan-
ze ingiallenti. Una elevata qualità dell’acqua è il presup-
posto per il mantenimento dei coralli azooxantellati, dato
che molti, già con un ridotto carico organico, evidenziano
un vistoso malessere. È affascinante la disposizione della
tecnica per la circolazione in questo acquario da 500 litri. Vista trasversale dal lato. Foto: E. Lagemann
Riguardo alla regola empirica, che consiglia soltanto una
circolazione pari a dieci volte il volume della vasca per ora, sa circolazione, perché questa apporta il nutrimento. Per
Jensen non può che sorridere. I coralli azooxantellati, vale questa ragione le pompe di movimento e la “Wavebox” pro-
a dire le specie che non vivono attraverso la fotosintesi, ma vocano una circolazione del contenuto dell’acquario di
esclusivamente cibandosi del plancton, amano una inten- circa 120 volte l’ora, per la creazione di un intenso ma mor-
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