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Una Menella: questa gorgonia azooxantellata è al confronto facile da mante-  Un gorgonaceo sconosciuto, probabilmente una Echinogorgia sp. Foto: I. Krause
         nere e qui cresce in modo “infestante”. Foto: I. Krause
                                                             T5 con una resa sensibilmente inferiore, e tutto cresce me-
                                                             glio di prima.

                                                             L’alimentazione dei coralli non fotosintetici

                                                             Solo pochi acquariofili si avventurano nel mantenimento
                                                             dei coralli azooxantellati, ed è una fortuna, dato che nella
                                                             stragrande maggioranza dei casi sono destinati a fallire. Ini-
                                                             zialmente tutto sembra semplice: gli animali che non esple-
                                                             tano la fotosintesi devono essere nutriti. Quello che per i
                                                             pesci è ovvio dovrebbe avvenire anche per i coralli, visto
                                                             che in commercio sono ora disponibili una moltitudine di
                                                             prodotti adatti all’alimentazione di questi animali. Ma non
                                                             è tutto oro quello che luccica, e pertanto alcune delle pol-
                                                             verine o gocce contribuiscono perlopiù a fornire agli or-
                                                             ganismi zooxantellati un alimento aggiuntivo oppure sti-
                                                             molano quelli azooxantellati ad una breve espansione dei
                                                             polipi, ma spesso non sono in grado di mantenere le loro
                                                             promesse, vale a dire nutrirli in modo permanente. Anche
                                                             Jensen non ha trovato la ricetta da brevettare per il man-
                                                             gime dei coralli azooxantellati, ma attraverso tentativi e sba-
         Considerato “non mantenibile”, qui però cresce molto bene: un corallo mol-  gli si sono evidenziati alcuni prodotti che, nella loro resa
         le del genere Dendronephthya.  Foto: J. Kallmeyer
                                                             complessiva, aprono a possibilità del tutto nuove. Proven-
         bido quadro circolatorio, come avviene nel reef corallino.  gono principalmente dall’assortimento di una azienda che
         La movimentazione dell’acqua alla fine ha così una appa-  si è specializzata nell’alimentazione degli organismi non
         renza naturale, anche perché una parte della corrente av-  fotosintetici. Il suo principio di somministrazione si basa
         viene attraverso una tubazione in prossimità del fondo e  sul fatto che non è sufficiente avvalersi per la nutrizione di
         perché le pompe di movimento, contrariamente a quanto  particelle dalla grandezza adeguata, ma queste devono an-
         avviene di consueto, non sono installate solo nel terzo su-  che essere utilizzabili dai coralli. Per questa ragione, se-
         periore dell’acquario. Il benessere delle gorgonie e dei co-  guendo le condizioni nei reef corallini naturali, è stata svi-
         ralli molli pertanto è garantito. L’estetica, inoltre, soffrireb-  luppata una “sostanza vischiosa corallina artificiale” (Ul-
         be nel caso di una diretta installazione nella vasca delle  trapac), che lega le particelle nutritive fini semplificando-
         pompe di circolazione. La “Wavebox” è stata pertanto inte-  ne l’assunzione da parte del polipo dei coralli. Una volta
         grata nella parete di sfondo in ceramica. Anche nell’illu-  ottenuta una miscela di mangimi qualitativamente ade-
         minazione Jens ha percorso vie inconsuete. Normalmente  guata (vedi scheda tecnica), l’ostacolo successivo sta nel-
         gli acquariofili tendono a sostituire la loro tecnica di illu-  la quantità del nutrimento disponibile. I coralli azooxan-
         minazione, a intervalli più o meno regolari, con lampade  tellati nei reef corallini naturali si insediano in punti nei
         dalla resa maggiore. In questo caso avviene il contrario: l’in-  quali hanno un apporto di placton continuo permanente,
         tensa illuminazione mista delle lampade HQI e di quelle  soprattutto durante la notte. Con una somministrazione di
         T5 per la maggior parte dei coralli non fotosintetici era so-  una o due volte al giorno questa condizione non è ripro-
         vradimensionata. Dato che inoltre consumavano una no-  ducibile in acquario. La diffusa e breve “nebulizzazione”
         tevole quantità di energia, sono state sostituite da lampade  dei coralli con mangimi fluttuanti conduce spesso a rea-


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