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aver inutilmente cercato il caval-
luccio marino nano nel 2007, du-
rante un viaggio nel Sinai, informai
tutti gli istruttori e le guide subac-
quee che conoscevo lungo la costa
del Mar Rosso. Per vari mesi non ac-
cadde nulla. In ogni caso Rudie Kui-
ter stava pianificando di comincia-
re all’inizio del 2008 una nuova am-
pia stesura del suo famoso libro
“Seahorses and their Relatives” (“Ca-
vallucci marini e loro parenti”), e a
questo scopo la questione doveva
essere assolutamente risolta. Era
quindi necessario adottare una nuo-
va strategia per far finalmente luce
su questa ignota e minuscola spe-
cie di cavalluccio marino del Mar
Rosso. Decisi pertanto di interpel-
lare, attraverso alcune riviste di su-
bacquea, dei fotografi subacquei
che forse avevano nel loro archivio
delle foto di questo animale dalla
bocca tubolare, oppure che sapes-
sero dove poteva essere trovato nel Un Hippocampus debelius femmina con adattamento cromatico a coralli molli gialli. Foto: K. Walz
suo ambiente naturale: il tempo
stringeva! mavera del 2008 trascorse però senza risultati, come
pure l’estate. Sven e Kia si immergevano ogni minuto
Alla ricerca del cavalluccio marino libero alla ricerca della miniatura, ma non scoprirono
nulla. In ogni caso, la prima descrizione scientifica di
Unitamente alla britannica “Dive Magazin”, l’austriaca una specie animale presuppone la disponibilità di un
“Tauchernet” e l’olandese “Duiken”, informai anche “Un- esemplare conservato; soltanto con l’ausilio delle foto
terwasser” che inserì nell’edizione Ondine della rivista questo non è possibile. Rudie modificò quindi le pa-
di subacquea la mia ricerca di foto del cavalluccio ma- gine corrispondenti del libro in Hippocampus sp., sen-
rino dei coralli molli. Soltanto attraverso “Unterwasser” za fornire un nome specifico. Una prima descrizione
ebbi qualche riscontro: da Hurghada si fecero vivi a ta- della specie, infatti, non sarebbe stata possibile prima
le riguardo gli istruttori subacquei tedeschi Kai WALZ della stampa del libro. Che peccato!
e Sven KAHLBROCK, che conoscevano bene il cavalluc-
cio “Lichtensteinii” dalla mia guida. Ad ogni modo Sven Il caval donato
mi riferì di aver dovuto effettuare oltre 1.000 immer-
sioni prima di trovarlo. Rimasi però senza parole quan- Il 25 settembre del 2008 ricevetti però un SMS da Sven
do entrambi mi spedirono le loro magnifiche fotogra- e letteralmente saltai per aria: aveva appena cattura-
fie dei cavallucci marini fornendomi anche molte in- to uno dei cavallucci marini cercati, consegnandolo
teressanti indicazioni sul comportamento di queste mi- conservato ad un suo cliente che tornava in Germa-
niature. Erano comunque meravigliati dal fatto che la nia. Il momento era ideale, perché gli esperti di ca-
specie fosse presente solo sporadicamente nei reef e vallucci marini australiani Martin GOMON & Rudie KUI-
nei relitti intorno ad Hurghada a circa 30 metri di TER si stanno occupando di un lavoro scientifico su
profondità. Nel frattempo Darja TJIOE, che effettuava ri- dei nuovi cavallucci marini nani, e a tal proposito ave-
prese di filmati subacquei, mi aveva spedito un video vo fornito loro una specie sconosciuta proveniente da
del relitto della Rosali Moller, nei pressi di Hurghada, Walea dinanzi a Sulawesi nord. Che fortuna poter ora
nel quale si vedeva il cavalluccio nano cercato spor- aggiungere un’altra specie! Gli esami del DNA e le ra-
gersi da un idrozoo bianco verso la corrente alla ri- diografie dimostrarono in seguito che il noto e ap-
cerca del plancton. L’esemplare era esteriormente adat- prezzato gruppo di cavallucci marini nani indonesia-
tato all’invertebrato. In seguito incontrai Sven in Ger- ni (H. bargibanti, H. pontohi e H. waleananus) non so-
mania per esaminare tutte le sue foto subacquee e, no- no imparentati con la miniatura del Mar Rosso. Que-
nostante la rarità del pesciolino, si dimostrò fiducioso st’ultima è senza dubbio una nuova specie e nel gen-
di riuscire a catturare un esemplare del cavalluccio naio del 2009 è stata chiamata con il mio nome: Hip-
marino dei coralli molli per scopo scientifico. La pri- pocampus debelius.
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