L’annientamento chimico degli anemoni   di vetro

A questo scopo è adatto l’acido cloridrico diluito (muriatico), una soluzione al 10 % di idrossido di potassio o l’acqua calcarea. Circa 0,1-0,2 ml di questa soluzione viene posta in una siringa con ago sottile e iniettata direttamente nell’apertura boccale dell’anemone di vetro. Se si centra il bersaglio di solito l’anemone muore. Nel caso dell’acqua calcarea si produce una sospensione di idrossido di calcio ancora non sciolto con la quale ricoprire l’anemone.

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Durante l’operazione è opportuno spegnere le pompe di circolazione. In questo modo il processo diventa molto più semplice ed evita il trasporto dell’idrossido di calcio insoluto. Dopo circa 5-10 minuti è nuovamente possibile azionare le pompe. Utilizzando le soluzioni sopra citate bisogna adottare grande cautela. Da un lato è necessario proteggere se stessi (l’acido cloridrico e l’acqua calcarea non devono mai entrare in contatto con gli occhi, in caso di contatto con la pelle lavare immediatamente con acqua. Anche i contenitori andrebbero conservati in punti assolutamente non raggiungibili dai bambini!). D’altro canto anche gli ospiti dell’acquario sono a rischio. Se l’acido muriatico per esempio finisce sui coralli duri, l’area colpita muore immediatamente, e lo scheletro calcareo talvolta si scioglie.

L'eliminazione degli Aiptasia può avvenire anche con dei prodotti specifici reperibili in commercio, come questo  "Aiptasia-X  Reef-safe Aiptasia Treatment Kit" della RED SEA.  Vedi nostra recensione a riguardo: http://www.coralreefmagazine-italy.com/aiptasia-x-reef-safe-aiptasia-treatment-kit-nuovo-da-250-ml/

L’eliminazione degli Aiptasia può avvenire anche con dei prodotti specifici reperibili in commercio, come questo “Aiptasia-X Reef-safe Aiptasia Treatment Kit” della RED SEA. Vedi nostra recensione a riguardo: http://www.coralreefmagazine-italy.com/aiptasia-x-reef-safe-aiptasia-treatment-kit-nuovo-da-250-ml/

Anche la sospensione di idrossido di potassio non dovrebbe entrare in contatto con i polipi corallini, perché possono subire danni severi. Infine è necessario tenere d’occhio il pH del proprio acquario, perché eccessive quantità di acido cloridrico o di potassio, ma anche di una soluzione di idrossido di calcio, determinano forti cambiamenti di pH. Questo significa che, secondo la grandezza della vasca, è possibile giornalmente eliminare solo pochi anemoni di vetro, per non mettere a rischio gli occupanti. Non è possibile fornire un numero esatto, perché oltre alla grandezza della vasca anche la capacità tampone dell’acqua marina gioca un ruolo, anche se, nel caso dei dosaggi sopra indicati, in un acquario da 300 litri non “tratterei” più di 3-4 anemoni di vetro al giorno. Per essere però veramente sicuri, al primo utilizzo di queste soluzioni bisognerebbe in ogni caso controllare frequentemente il valore del pH; questo indicherà con precisione quante Aiptasie è possibile annientare in una volta con l’acido cloridrico, con l’idrossido di calcio o con l’acqua calcarea. Se si associano tutti e tre i metodi, è possibile contrastare molto efficacemente questi anemoni. Se però si ha a che fare con una moltiplicazione di massa, praticamente è possibile agire solo in modo biologico, con tutti i rischi correlati. Soltanto con i metodi chimici e fisici una piaga di anemoni di vetro non è controllabile. Per questa ragione è molto meglio evitare fin dall’inizio la diffusione di questi animali, fintanto che sono ancora presenti isolatamente.

Parte 1