Diffusione

Heliofungia actiniformis è diffusa nell’Indo-Pacifico centrale.

Ambiente

Questo corallo vive soprattutto sulla sabbia o su fondali ciottolosi nelle acque basse e povere di corrente delle lagune. Lo si trova comunque anche nella parte di reef sommitale esterno ricco di luce nelle rientranze o sulle sporgenze della parete di barriera, dove non di rado si trova all’ombra di coralli vicini le cui colonie si sviluppano in altezza. I coralli non sono ancorati sul fondale e sono capaci di lenti spostamenti per mezzo del rigonfiamento del tessuto del polipo. H. actiformis vive spesso singolarmente. Qualche volta però sie ne trovano diversi uno vicino all’altro, tuttavia mai in un numero così grande come avviene spesso per le specie Fungia strettamente imparentate.

Descrizione

Scheletro piatto dalla forma di un disco, con setti radiali laminari molto affilati. Il portamento del polipo ricorda, con i molti e lunghi tentacoli, le anemoni di mare (da qui il nome specifico “actiformis” = somigliante ad una attinia). Spesso vivono su questi coralli dei minuscoli gamberetti commensali (tra gli altri Periclimenes spp.) che solitamente si trovano nelle anemoni. La colorazione del disco e dei tentacoli di questo corallo è molto variabile; la parte finale sferiforme dei tentacoli è spesso bianca, ma può essere anche rosa o verde chiaro.

Grandezza

Nello stato di espansione H. actiformis può raggiungere un diametro anche di 50 cm, ed in questo caso i tentacoli sono lunghi oltre 20 cm.

Comportamento

Heliofungia actiniformis dovrebbe essere mantenuto possibilmente su di un fondale sabbioso (non troppo fino). Le ferite da trasporto guariscono difficilmente, è pertanto importante prestare attenzione durante l’acquisto scegliendo solamente esemplari integri. Una particolare attenzione è consigliabile anche durante il trasporto verso casa e in fase di acclimatazione, come pure durante successivi spostamenti. Molti autori (ad esempio Fossa & Nilsen 1995) suggeriscono di mantenere il corallo sotto una illuminazione molto intensa. In contrasto con queste affermazioni, presso l’Aquazoo di Dusseldorf in Germania, si è con interesse notato che gli esemplari mantenuti sotto una intensità luminosa solamente media, avevano una durata vitale maggiore.

Cop. 39 Grandi acquari

Riproduzione

Come già noto per le specie di Fungia, anche H. actiformis è in grado di riprodursi attraverso la formazione di polipi “figlio” (Anthocauli) che gemmano asessualmente, cosa che si è potuta osservare anche in acquario. Appena il disco boccale (Anthocyatus) raggiunge un diametro da 2 a 3 cm, si separa dal polipo madre. La specie H. actiformis ha molto probabilmente sessi separati. Le larve sembrano avere solo una breve fase di nuoto libero. Nel reef si stabiliscono su dei substrati solidi, privilegiando aree ombreggiate e protette dalla corrente. Dalle larve prodotte sessualmente si sviluppano lo stesso gli Anthocauli, dai quali si separa successivamente il disco boccale (in alcuni casi anche diversi in sequenza), sviluppandosi fino a diventare un polipo sessualmente adulto.

Alimentazione

Come la maggior parte dei coralli ermatipici, H. actiformis si nutre principalmente dei prodotti di fotosintesi delle proprie alghe simbionti. Questo corallo però è anche in grado di catturare degli organismi planctonici animali di una certa dimensione. In acquari vengono accettati e digeriti anche animali della grandezza di un gamberetto di sabbia. Tuttavia una frequente somministrazione di cibo animale di questa dimensione non è necessaria ne consigliabile. Se il corallo non si trova infatti in ottimali condizioni di salute o se il suo stomaco contiene ancora cibo di una precedente somministrazione, potrebbe sussistere il pericolo che una parte possa non essere stata digerita, generando fenomeni di marcescenza. Una Heliofungia in questo modo infettata, avrebbe pochissime possibilità di riprendersi. Per questo gli esemplari di Heliofungia actiformis hanno normalmente migliori possibilità di sopravvivenza quando in un acquario di barriera vengono nutrite raramente o non lo vengono affatto. Negli acquari popolati di pesci infatti al corallo arrivano residui alimentari e particelle di scarto in quantità tutt’altro che insufficienti.

Commento

Il genere è mono tipico, contiene quindi questa sola specie H. actiformis. Questo corallo fa parte ancora dei coralli duri più delicati e può pertanto essere consigliato solamente agli acquariofili più esperti. Raramente gli esemplari in acquario superano i tre anni di età. Nell’acquari di barriera da 19.000 litri dell’Aquazoo Lobbecke Museum di Dusseldorf (Germania), fu possibile osservare la formazione di un Anthocaulus di origine larvale che derivava con certezza dagli esemplari adulti di Heliofungia. Una volta separatosi l’Anthocyatus crebbe e raggiunse una età di quasi quattro anni.

Daniel Knop