Descrizione: I coralli molli del genere Klyxum sono sempre digitiformi e sono formati, con poche eccezioni, da un tronco dal quale dipartono singole ramificazioni. Una caratteristica di questi invertebrati è data dai grandi polipi marroni che fuoriescono dal tronco o dai rami. I coralli di questo genere sono in grado di gonfiarsi fino ad assumere dimensioni enormi, riempiendo delle aree cave con l’acqua circostante (“scheletro idrostatico”). In caso di disturbo si ritirano, divenendo degli insignificanti mucchietti di tessuto, liberando grandi quantità di secrezioni vischiose. Queste si avvertono anche sulla pelle dopo un breve contatto, costituendo una notevole caratteristica attraverso la quale il genere è facilmente distinguibile dagli altri con una forma di sviluppo simile (ad esempio Sinularia). Circa 15 anni fa i coralli di questo genere furono in acquariologia definiti come “Cladiella”. In seguito si scoprì che faceva effettivamente parte del genere “Alcyonium”, prima di subire una modifica creando il nuovo genere Klyxum. Nel mercato acquariologico questo corallo viene offerto con il nome generico non corrispondente di “Cladiella” o di “Alcyonium”.

Klyxum2

Illuminazione: Da media a forte, cresce ugualmente bene sia sotto alle lampade fluorescenti sia sotto quelle alogene ai vapori metallici, con queste ultime però evidenzia uno sviluppo più intenso.

Movimento dell’acqua: Medio, a tratti anche intenso.

Qualità dell’acqua: Non sensibile, sopporta piuttosto bene anche acque con elevato carico organico. Alimentazione: Non necessaria, vive principalmente dei prodotti delle alghe simbionti.

Convivenza con i pesci: Senza problemi, se non si tratta di divoratori di coralli (ad esempio i pesci angelo).

Convivenza con gli invertebrati: Può convivere con la maggioranza degli altri invertebrati, soprattutto con altri coralli molli il suo mantenimento si rivela privo di problemi.

Problemi di mantenimento: Con dei coralli Klyxum appena importati finiscono nell’acquario molto spesso dei nudibranchi parassiti, come ad esempio Dendronotus spp.. La rigenerazione tessutale dei coralli, quando le condizioni ambientali dell’acquario sono buone è ottima, ma la diffusione dei parassiti su altri coralli molli dell’acquario può riservare problemi. In questo caso si consigliano dei bagni in acqua dolce e i predatori naturali come i labridi.

Riproduzione artificiale: Il taglio di singoli rami si rivela in questo genere complicato. Da un lato i frammenti crescono male sul nuovo substrato, dall’altro sulle superfici di taglio si sviluppano facilmente delle infezioni con esito necrotico, provocando il disfacimento dei tessuti. Per la propagazione risulta pertanto più favorevole collocare una roccia accanto al corallo, per fare in modo che il corallo vi aderisca, per successivamente separare lentamente e senza ferite la parte con un filo di nylon (stringerlo ogni due giorni). Ovviamente questo procedimento dovrebbe essere adottato solamente se le condizioni dell’acquario sono buone, cioè quando la colonia madre è perfettamente aperta e cresce in maniera ottimale.

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