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50 | Viaggio Cuba                                                     CORALLI 15 Free ONLINE - 2019

                                                           calcarea. Si trova appena a cinque metri sotto di noi, e occa-
                                                           sionalmente  è  esposta  alle  ruvide  azioni  del  mare.  Sopra
                                                           queste solide fondamenta si ergono i coralli a corna di alce
                                                           (Acropora palmata) con colonie così monumentali da far sem-
                                                           brare i giochi della luce solare come una scintillante illumi-
                                                           nazione del palco tra quinte surreali. Nonostante questa spe-
                                                           cie  di  corallo  abbia  bisogno  del  costante  movimento
                                                           dell’acqua, e pertanto si insedi soltanto nelle acque basse, i
                                                           suoi estesi rami possono rompersi durante una forte tempesta.
                                                           Possiamo osservare questo risultato in un altro punto dove, a
                                                           causa dell’azione meteorologica, sono rimasti solo corti mon-
                                                           coni di queste imponenti ramificazioni. Le forze marine a volte
                                                           violente  sono  anche  la  causa  della  presenza  prevalente  di
                                                           coralli  dalla  crescita  compatta  (ad  esempio  Faviidae,  Poriti-
                                                           dae).  Banchi  di  pesci  grugnitore  (ad  esempio  il  grugnitore
                                                           francese,  Haemulon  flavolineatum)  e  azzannatori  (ad  esem-
                                                           pio Lutjanus apodus) ravvivano il panorama, anche se i pesci
                                                           si ritirano volentieri tra o sotto i coralli. Come “attrazione prin-
                                                           cipale” non potevano mancare i grandi Barracuda (Sphyarena
       Questa colonia di corallo cactus                    barracuda). Questi rispettosi pesci solitari con una sola pinna
       (Mycetophyllia aliciae), ancora gio-  seguono spesso il visitatore straniero osservandolo attentamente. Appena si tenta di avvicinarsi
       vane, evidenzia il caratteristico rigon-
       fiamento sul bordo: solo gli esemplari  alla distanza necessaria per fotografarli, si ritirano però immediatamente.
       più grandi formano la bordatura più
       o meno a decorso radiale.  Bizzarri panorami subacquei
                                 I Caraibi nascondono la più grande ricchezza di specie di coralli costruttori di barriera dell’in-
                                 tero oceano Atlantico. Ad ogni modo, le loro costruzioni qui hanno un altro carattere rispetto
                                 agli abbondanti reef dell’area Indopacifica  che non sono nemmeno confrontabili. La diffe-
                                 renza che si nota immediatamente deriva dalla massiccia presenza di gorgonacei (in partico-
                                 lare Plexauridae e Gorgoniidae), che si insediano in gran numero sui rilievi calcarei realizzati
                                 dai coralli duri. Formano strutture elastiche, cespugliose e a forma di ventaglio che, con il mare
                                 grosso, si flettono di qua e di là. Per una parte della fauna ittica i gorgonacei hanno la stessa
                                 importanza che hanno  altrove i coralli duri ramificati (in particolare il genere Acropora, che
                                 nell’Atlantico è poco diffuso), cioè offrono copertura. La seconda particolarità dei reef carai-
                                 bici è la loro abbondante presenza delle spugne, che fanno apparire più colorato il panorama
                                 subacqueo a noi subacquei. In queste zone inondate di luce solare crescono inoltre una vas-
                                 tità di alghe diverse, che ricoprono il calcare come un tappeto sfilacciato. I reef litoranei nei
                                 punti più esposti spesso cadono ripidamente verso le profondità apparentemente prive di fon-
       La colorazione di questo nudibranco  dale,  le  cui  fondamenta  si  trovano  da  qualche  parte  nell’eterna  oscurità.  Le  pareti,  che  in
       (Elysia crispata) lungo fino a sei centi-
       metri può evidenziare molte varia-  alcune zone sono quasi verticali,  sono attraversate da imponenti gole. In un punto ci siamo
       zioni.                                                               immersi attraverso una cavità verticale
                                                                            simile ad un camino, che si apriva verso
                                                                            l’esterno soltanto quando l’indicazione
                                                                            di  profondità  del  computer  aveva  già
                                                                            superato il consueto valore dei 30 metri.
                                                                            La  pendenza  della  maggior  parte  dei
                                                                            reef,  però,  termina  intorno  i  25  metri
                                                                            circa, attraversando una vasta superficie
                                                                            sabbiosa, dalla quale qua e là si ergono
                                                                            piccoli scogli corallini e isolate colonie
                                                                            di corallo. Ci stiamo muovendo in una
                                                                            paesaggio  non  influenzato  dall’uomo,
                                                                            come oggi capita raramente di trovare.
                                                                            Tutto appare intatto e puro, come se la
                                                                            moria  mondiale  dei  coralli  non  fosse
                                                                            altro  che  una  brutta  favola. Tuttavia  la
                                                                            realtà ci appare persino in questo favo-
                                                                            loso  paradiso  subacqueo,  e  in  questo
                                                                            caso mostra colori attraenti e porta strali
                                                                            delle  pinne  simili  a  piume  con  aculei
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