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Ascidie di mare







                  Le ascidie di mare appaiono quasi come     comportamentale: muoversi, arrampicarsi, nuotare,
                  coloratissimi fiori su un “prato marino” e  riposarsi, fare il caffè o costruire un jet a reazione. I
                  come per magia creano nel reef corallino   tunicati realizzano il loro intestino attraverso una
                  delle macchie cromatiche esteticamente     forma simile ad un cesto, che comprende gran par-
                  molto attraenti. I loro mantelli colorati af-  te del loro corpo: è questo il presupposto di base che
                  fascinano grazie ad un blu raggiante, un   consentirà loro di procacciarsi il cibo rendendo pos-
         giallo saturo, un rosso sangue e talvolta per la loro  sibile l’estrazione dall’acqua marina dei nutrienti or-
         fragile struttura quasi vetrosa. I loro corpi rotondi so-  ganismi planctonici. I vertebrati, al contrario, da que-
         no disposti fittamente uno accanto all’altro, rico-  sta forma di intestino sviluppano i polmoni, utiliz-
         prendo il substrato con graziosi cuscini ed esten-  zati per lo scambio gassoso dell’aria atmosferica.
         dendo i loro sifoni affamati di vita nell’acqua mari-  Ogni organismo segue il suo programma genetico,
         na. Più di un osservatore non allenato può scambiare  che lo predispone per determinati ambienti e nic-
         a prima vista una ascidia di mare per un essere si-  chie ecologiche; uno sopravvive sviluppando arti ro-
         mile ad una spugna, una forma di vita inferiore. Un  busti per correre più velocemente, arrampicarsi me-
         grosso errore: le ascidie di mare non sono animali  glio rispetto ad altri, rendendo più complesso il suo
         inferiori, sono molto diversi da una spugna o da una  sistema nervoso. L’altro invece cerca il suo vantag-
         medusa! Dietro al mantello di questi esseri batte un  gio nella semplicità, rinunciando alla mobilità e ri-
         cuore, che apporta il sangue al minuscolo organi-   sparmiandosi così anche il sistema nervoso con tut-
         smo. Inoltre in un iniziale stadio di sviluppo sussi-  ti le percezioni sensoriali che sono necessarie per
         stono notevoli similitudini tra una larva di ascidia  “gestire” la mobilità. Chi non si muove non ha biso-
         di mare e un embrione umano! In alcuni libri è scrit-  gno di gambe e neppure di un cervello che gli indi-
         to che le ascidie di mare sono animali vertebrati. Ciò  chi dove andare. Le ascidie di mare sono cordati che
         non è del tutto corretto. Appartengono ai Cordata.  hanno sviluppato un insolito stile di vita. In alcuni
         Questo grande gruppo, che comprende circa 40.000    generi questo riguarda anche la percezione: le loro
         specie, contiene come forma maggiormente svilup-    larve non diventano una ascidia di mare, ma un co-
         pata i vertebrati e pertanto anche noi umani, accanto  siddetto ozoide, il cui compito è limitato alla ripro-
         ad altri esseri viventi fra i quali sono compresi an-  duzione asessuata. Da solo non è in grado di svilup-
         che i tunicati. Le caratteristiche comuni tra ascidie  pare ghiandole germinali per riprodursi sessual-
         di mare e vertebrati si evidenziano in un iniziale sta-  mente,  ma rimane fermo ad uno stadio di sviluppo
         dio di sviluppo e consistono tra l’altro in un pre-  larvale per poi regredire, dopo aver creato i primi
         cursore di colonna vertebrale, in un cervello come  germogli; il suo compito vitale così è stato assolto.
         pure nell’intestino, che viene rifornito di linfa per  Da questi germogli alla fine si formano i blastozoi-
         mezzo di un cuore battente. Nel proseguo dello svi-  di, che si accrescono diventando regolari ascidie di
         luppo queste caratteristiche percorrono però strade  mare, sicché il processo può avere un nuovo inizio:
         diverse, affinché la specializzazione relativa alla spe-  si riproducono sessualmente, per poi produrre loro
         cie possa raggiungere un determinato stile di vita:  stesse degli ozoidi. Questo modo di moltiplicarsi, che
         mentre negli umani e in altri vertebrati il precurso-  per esempio si presenta nei generi Botryllus e Cla-
         re della colonna vertebrale viene sostituito da una  velina, comprende un cambio generazionale, defi-
         struttura solida, nelle ascidie va perso durante la fa-  nito dalla scienza come metagenesi. Oggi sappiamo
         se di metamorfosi delle larve. Qualcosa di simile ac-  molto sulle ascidie di mare, ma in ogni caso esse
         cade con il precursore del cervello e con le struttu-  continuano a racchiudere segreti. Ci si chiede, infatti,
         re simili al midollo dorsale. Questi tessuti somiglia-  perché il flusso della emolinfa, creata dal loro cuo-
         no ad un ganglione, un semplice raggruppamento di   re battente, a determinati intervalli di tempo si in-
         cellule nervose, che consente la percezione di sti-  verte fluendo in direzione opposta. Ci vorrà ancora
         moli ambientali elementari permettendo reazioni     diverso tempo prima di riuscire a svelare tutti i se-
         corrispondenti, come quando il mantello dell’asci-  greti che si celano dietro al loro colorato mantello.
         dia di mare viene toccato esternamente, o quando    Ad ogni modo, anche in questo caso il fascino che
         un corpo estraneo penetra nel sifone di ingresso. Gli  questi coloratissimi animali esercitano sull’uomo re-
         animali vertebrati, invece, sviluppano questo tessu-  sterà immutato.
         to fino ad un sistema nervoso altamente differen-                                        Daniel Knop
         ziato, che consente loro una complessa modalità




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