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Lumache








                  Le lumache formano una delle otto classi nel  la famiglia Conidae hanno modificato la loro lingua da
                  ceppo dei molluschi (Mollusca). Sono note cir-  raschiamento in maniera tale che al posto di diversi den-
                  ca 55.000 specie di molluschi (anche se alcu-  ti ne rimane a disposizione soltanto uno, che inoltre è ca-
                  ne pubblicazioni ne indicano fino a 100.000),  vo e in collegamento con una ghiandola velenifera. Que-
                  e circa 43.000 di queste sono lumache, vale a  sto dente somiglia ad una lancia avvelenata che, alla com-
                  dire tre quarti, con una stima grossolana (BIZ-  parsa di una preda, può letteralmente essere sparato dal-
         ZARRO-WIMMER & SALVINI-PLAWEN, 2001). Queste cifre com-  la lumaca nascosta nel fondale. Successivamente l’ani-
         provano l’enorme capacità di adattamento delle luma-  male ucciso viene completamente ingerito, e la lumaca
         che. Esse fra l’altro sono gli unici molluschi che, oltre al-  si ritira per la digestione. Alcuni piramidellidi, delle lu-
         l’ambiente marino, hanno colonizzato anche l’acqua dol-  mache allungate e ritorte a torretta, perforano le tridac-
         ce e la terraferma, circostanza che sottolinea in modo  ne nel mantello per mezzo di una proboscide aspirante,
         ancor più impressionante la loro capacità di adattamento.  con la quale succhiano la linfa sanguigna. Durante il gior-
         In aggiunta, il passaggio a terra è stato tutt’altro che fa-  no si nascondono sotto alla conchiglia o nelle immediate
         cile, perché le lumache in effetti respirano attraverso le  vicinanze, ma di notte, con la protezione dell’oscurità, si
         branchie. Nel caso di alcune lumache, dopo la regres-  fanno avanti strisciando verso il bordo superiore del lo-
         sione delle branchie si formarono dei polmoni che, at-  ro ospite per infilare la loro lunga proboscide aspirante
         traverso una pelle umida, erano in grado di assimilare os-  nel mantello. Gli acquariofili le conoscono come una pia-
         sigeno dall’aria, rendendole capaci di vivere anche fuo-  ga, perché una volta diffuse su una tridacna solo difficil-
         ri dall’acqua. Questo vale per la maggioranza delle lu-  mente sono eliminabili e finiscono così anche nella va-
         mache terrestri. In ogni caso, nelle specie che vivono nel-  sca di casa. Se nell’acquario non sono presenti predato-
         le zone soggette alle maree, ancora oggi troviamo delle  ri di molluschi come i labridi, i piramidellidi possono svi-
         “soluzioni transitorie”, che consentono l’esistenza senza  lupparsi formando delle grandi popolazioni molto fasti-
         polmoni anche nell’atmosfera, fuori dall’acqua marina.  diose, dato che in acquario riescono a moltiplicarsi sen-
         Un esempio è il genere Littorina. Presupposto per questa  za lo stadio larvale. Alcune lumache si sono specializza-
         estensione dell’ambiente vitale è tuttavia il fatto che es-  te nel consumo del tessuto dei coralli. Alcune rinuncia-
         se devono regolarmente, ad intervalli determinati, torna-  no al movimento attraverso il reef, rimanendo diretta-
         re nel mare per cedere all’acqua le loro sostanze di ri-  mente presso il corallo ospite per consolidare con que-
         fiuto, altrimenti si accumulerebbero nel corpo in con-  sto il loro guscio protettivo, sotto al tessuto vivente (per
         centrazioni mortali. In altri termini esse non sono anco-  esempio i Porites spp,) Oppure si lasciano ricoprire da
         ra in grado di controllare il rilascio delle sostanze di ri-  un corallo molle, in maniera che nulla sia di loro visibi-
         fiuto senza l’effetto di trasporto dell’acqua, e questo di-  le dall’esterno, dato che si trovano completamente nel
         mostra che sono ancora legate al loro vero ambiente, il  tronco di  un alcionide come i Sarcophyton. Un ulterio-
         mare. Alcune lumache con guscio hanno sviluppato al-  re adattamento affascinante delle lumache con guscio è
         tre strategie per sfruttare le zone di marea come terreno  rappresentato dai piccoli vermi della famiglia Vermeti-
         di alimentazione. Non si spingono fuori dall’acqua per  dae, che si insediano in un punto per poi costruire una
         cibarsi delle alghe, ma si limitano all’alta marea, quando  abitazione tubolare nella quale conducono la loro esi-
         tutto è coperto dall’acqua. Appena arriva la bassa marea,  stenza. Catturano il loro nutrimento con l’ausilio di una
         aderiscono con il guscio talmente bene alle rocce da  rete vischiosa alla quale aderiscono le particelle, e in ca-
         non rischiare praticamente di disidratarsi, rimanendo im-  so di pericolo si ritirano semplicemente nella loro pro-
         mobili fino al ritorno dell’acqua. Tutto questo natural-  tettiva tubazione abitativa, che in molte specie è addirit-
         mente richiede che il guscio sia sigillato esattamente con  tura nascosta completamente nel calcare dei coralli o
         la roccia, e pertanto alcune specie hanno persino il loro  nella roccia della scogliera. La varietà di forme viventi
         posto fisso sulla roccia soggetta alla risacca verso il qua-  tra le lumache è enorme e in questo modo sono riusci-
         le fanno ritorno prima dell’inizio della bassa marea e do-  te ad insediarsi in quasi ogni nicchia ecologica che il
         ve possono resistere alla fase di asciutto. Ad ogni modo,  reef corallino offre loro.
         le lumache non si cibano solo di alghe, ma possono spe-                                   Daniel Knop
         cializzarsi anche in un nutrimento animale. Chicoreus e
         altri generi predatori, per esempio, perforano gli spessi
         gusci delle tridacne e di altri molluschi nutrendosi del-
         le loro parti molli. I molluschi mangiano altri molluschi.
                                                              Bibliografia:
         Alcune lumache ingeriscono addirittura per intero le gio-  Mizzaro-WiMMer, M. & L. SaLviNi-PLaWeN (2001): Praktische Malakologie.
         vani tridacne, vale a dire con tutto il guscio (KNOP, 2009).  – Springer-verlag, Wien.
                                                              KNoP, D. (2009): riesenmuscheln – arten und Pflege im aquarium. – Däh-
         Persino la cattura dei pesci è possibile per una lumaca,
                                                              ne, ettlingen.
         nonostante possa sembrare paradossale. Le lumache del-

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