Page 34 - Rivista Coralli n.20 free
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prese fotografiche estremamente det-
                                                                            tagliate del sistema degli organi del-
                                                                            le ascidie di mare vive. Sorprenden-
                                                                            temente questa specie è molto robu-
                                                                            sta, dato che gli zooidi superarono be-
                                                                            nissimo il regolare smontaggio dello
                                                                            schiumatoio per la pulizia (protetti-
                                                                            vo risciacquo nell’acqua dell’acqua-
                                                                            rio allo scopo di rimuovere i sedi-
                                                                            menti), nonostante l’apparecchio ve-
                                                                            nisse più volte brevemente estratto
                                                                            dall’acqua, esponendo gli animali
                                                                            non solo all’aria atmosferica, ma an-
                                                                            che alla forza di gravità.

                                                                            Perophora multiclathrata


                                                                            Una delle ascidie di mare che mi ha
                                                                            maggiormente entusiasmato, è stata
                                                                            la piccola  Perophora multiclathrata,
                                                                            che inizialmente era presente sulle
                                                                            rocce vive. Dapprima ho osservato so-
                                                                            lo gli zooidi di 3-4 mm di grandezza,
                                                                            nel mezzo dei quali non erano rico-
                                                                            noscibili strutture di collegamento.
                                                                            Dopo che si erano spostate dalle roc-
                                                                            ce vive stabilendosi sia sul fondale
                                                                            che soprattutto sui vetri dell’acqua-
                                                                            rio, è stato possibile vedere una tenue
                                                                            rete di stoloni che collegava tra loro
                                                                            i singoli zooidi. Questi stoloni si spin-
                                                                            sero sopra il vetro e formarono nuo-
                                                                            ve ramificazioni creando così una ve-
                                                                            ra e propria rete. Pochi giorni dopo i
                                                                            minuscoli germogli si aprirono e si ac-
                                                                            crebbero diventando piccole sfere e
                                                                            formando delle giovani ascidie. Tra-
                                                                            scorse circa una settimana prima che
       Una ascidia di mare Ectenascidia rubricollis, all’interno di un piccolo schiumatoio a controcorrente.   la superficie vetrosa in precedenza
       La foto in basso mostra il tubo interno dello stesso apparecchio.    inanimata venisse ricoperta da una
                                                                            rete di stoloni di circa 35 mm con
                                                                            ascidie quasi completamente svilup-
                                                                            pate. Più volte è capitato che inav-
                                                                            vertitamente io abbia asportato vaste
                                                                            porzioni attraverso la calamita per la
                                                                            pulizia dei vetri, ma nell’arco di po-
                                                                            che settimane il danno venne ripara-
                                                                            to colonizzando nuovamente l’area.
                                                                            Questi zooidi giallo trasparente con-
                                                                            sentivano una chiara visione del se-
                                                                            taccio branchiale e degli altri organi,
                                                                            ma nel contempo, a causa della ri-
                                                                            dotta lunghezza complessiva, non ren-
                                                                            devano semplice l’operazione di fo-
                                                                            tografarli. Quello che mi affascinava
                                                                            particolarmente, comunque, era il tra-
                                                                            sporto del nutrimento tra i singoli
                                                                            zooidi, che aveva luogo all’interno


                                                    32 CORALLI
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