Page 36 - Rivista Coralli n.20 free
P. 36

gruppo di animali, sono molto più  bierà poco. Personalmente sono riu-
        Il mantenimento in acquario del-
        le ascidie di mare               semplici da soddisfare, fintanto che  scito a far stabilire nella stessa vasca
        (Il mantenimento delle ascidie di mare (e di  sia disponibile un alimento adegua-  soltanto altri filtratori come i vermi tu-
        altri filtratori) richiede:      to. Nelle specie più grandi la capacità  bicoli e le spugne. Si potrebbe sup-
        • Uno specifico trattamento dell’acqua  rigenerativa e la crescita non sono  porre che questa comunità di specie
        • L’assenza di organismi che soffrano per una
         elevata concentrazione di sostanze nutri-  neppure lontanamente così svilup-  sia ben associabile anche con i gor-
         tive (fosfati/nitrati)          pate come nel caso delle specie pic-  gonacei e i coralli molli azooxantella-
        • L’assenza di pesci corallini che si cibano pri-  cole, che anche in natura ricoprono  ti. Le maggiori problematiche le ho ri-
         mariamente di ascidie di mare (per esem-
         pio alcune specie di pesci angelo) o che du-  rapidamente con i loro graziosi cu-  scontrate nella crescita delle alghe, che
         rante l’assunzione di alghe le ingeriscono  scini colorati le superfici rocciose. Le  avrebbe richiesto l’impiego di pesci er-
         in maniera secondaria (per esempio alcu-  specie di ascidie di mare che diven-  bivori. Questi però, in una vasca tema-
         ne specie di pesci chirurgo)
        • Condizioni di corrente laminare (una cor-  tano grandi, per un mantenimento ve-  tica per filtratori, avrebbero arrecato
         rente turbolenta è letale per quasi tutti i  ramente a lungo termine e per la ri-  un notevole disturbo, e pertanto per
         filtratori)                     produzione, necessitano di una ulte-  questo tipo di acquario al posto della
        • Una grandezza e composizione delle par-
         ticelle nutritive adeguate a ciascuna specie  riore ottimizzazione delle condizioni  consueta illuminazione forte consi-
        • Una durata quasi permanente della con-  dell’acquario, soprattutto in relazione  glierei piuttosto una luce crepuscola-
         centrazione nutritiva nell’acqua (sommi-
         nistrare più volte al giorno un mangime flut-  all’alimentazione. In ogni caso già ora,  re, che limita lo sviluppo algale e inol-
         tuante adatto e schiumare molto debol-  se le condizioni di corrente e ali-  tre consente un sensibile risparmio
         mente).                         mentazione in una vasca per filtrato-  energetico. Una sostanziale possibilità
                                         ri sono adeguate, le specie medio  di espandere lo sviluppo dell’acqua-
                                         grandi sono in grado di resistere, co-  riologia corallina sta, secondo la mia
       “nutrizione ottimale” e “mancanza di  me per esempio l’ascidia già citata,  convinzione, nella comprensione del-
       predatori di ascidie” vengano rispet-  che nella mia vasca nell’arco di di-  le necessità delle specie fino ad ora
       tate. Perfino gli esemplari Bothrylloi-  versi anni da minuscoli esemplari si  difficili o non mantenibili in acquario,
       des leachi, che si sviluppavano nella  è accresciuta fino ad una grandezza  e nell’adeguamento delle corrispon-
       parte interna della mia calamita pu-  di circa 50 mm.                denti condizioni ambientali. Fonda-
       lisci vetro, crescevano benissimo, no-                               mentalmente è proprio quello che è
       nostante l’arnese si trovasse in punti  Filtratori specializzati     stato tradotto in pratica negli anni ’70
       diversi della vasca e quindi anche in                                con i coralli molli e agli inizi degli an-
       varie condizioni di corrente, a volte  Riprodurre in acquario la grande va-  ni ’90 con i coralli duri. Ora nell’ac-
       sotto una luce intensa, altre al crepu-  rietà di specie del reef corallino pro-  quariologia marina dovremmo cerca-
       scolo. Il dosaggio di iodio, frequente-  babilmente non sarà mai possibile; i  re di fare lo stesso con i filtratori, e sen-
       mente citato nella letteratura acqua-  singoli habitat dell’ambiente naturale,  za alcun compromesso. Per farlo però,
       riologica come irrinunciabile pre-  ai quali gli animali si sono adattati in  in queste vasche tematiche  bisogna
       supposto per il successo nel mante-  modo estremo, sono troppo diversi. So-  rinunciare al mantenimento dei coralli
       nimento delle ascidie di mare in ac-  stanzialmente è quasi impossibile imi-  duri. Infatti può funzionare unicamente
       quario, nel caso presente non ha mai  tare tutte queste condizioni in un so-  se tutta la tecnica acquariologica e la
       avuto conferma. Probabilmente at-  lo acquario. A volte, infatti, si escludo-  cura viene dettata dai filtratori. Anche
       traverso la somministrazione del man-  no ampiamente a vicenda, come nel  l’ottimizzazione del trattamento del-
       gime congelato aveva luogo un indi-  caso dell’alimentazione dei filtratori.  l’acqua non potrà garantire ciò che sa-
       retto ma sufficiente apporto di iodio.  Questa infatti, per mantenere la ne-  rebbe necessario per far crescere i co-
                                         cessaria densità nutritiva per un pe-  ralli duri in una vasca per filtratori con
       Successo nel mantenimento         riodo sufficiente, determina quasi for-  abbondante presenza di ascidie di ma-
       delle ascidie di mare             zatamente un arricchimento delle so-  re e spugne. Lo stesso si può dire an-
                                         stanze nutrienti, contraddicendo le esi-  che in senso contrario. I filtratori in una
       Un presupposto per il successo nel  genze degli zooxantellati e in partico-  vasca per coralli duri povera di so-
       mantenimento delle ascidie di mare,  lare dei coralli duri a rapida crescita.  stanze nutrienti potrebbero esistere so-
       secondo me,  sta nella scelta di spe-  Pertanto non si potrà evitare che nel-  lo “in riserva” mettendo fisiologica-
       cie che rimangano piccole e si svi-  l’acquariologia marina ci si limiti alla  mente in pratica una sorta di “pro-
       luppino spontaneamente dalle rocce  riproduzione di determinate zone del  gramma di emergenza” che consenta
       vive fresche di importazione. La ne-  reef: ci si deve quindi orientare verso  loro poco più della semplice soprav-
       cessità nutrizionale delle specie più  l’una o l’altra di esse. La convivenza di  vivenza. La ridotta mantenibilità in ac-
       grandi, e talvolta importate in modo  organismi che hanno richieste am-  quario di quasi tutti gli organismi fil-
       mirato come Polycarpa aurata, a cau-  bientali diametralmente opposte si  tratori in un comune acquario di bar-
       sa della grandezza corporea è enor-  scontra spesso con la limitazione spa-  riera, secondo il mio punto di vista,
       me. Da questo punto di vista le ne-  ziale e con il ridotto volume d’acqua  non può essere spiegata con il fatto
       cessità delle specie piccole, secondo  di un acquario, e in questo senso, ne  che sono difficili da tenere o perché
       le mie attuali esperienze con questo  sono convinto, anche in futuro cam-  le loro esigenze ambientali sono pra-


                                                    34 CORALLI
   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41