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I corallimorfari, dei coralli duri senza scheletro?
vegetale primaria (“Chemio Autotro- ché si orientano a caratteristiche di si- nell’anatomia dei polipi è sempre sta-
fia”), un qualcosa che la scienza aveva militudine visibili, vale a dire compro- ta fissata una netta separazione tra
prima di allora escluso. Attualmente i vano una origine comune tra le singo- questi due ordini. Studi recenti però
biologi sono in procinto di studiare i ri- le specie. In questa direzione non man- fanno apparire questi due gruppi sot-
lievi subacquei, strutture collinose sul cano le sorprese. to una luce completamente diversa, in
fondale marino, molti dei quali sono particolare un esame filogenetico con-
densamente colonizzati come i reef co- L’evoluzione dotto nel 2006 (MEDINA). Per una mi-
rallini. Delle circa 100.000 strutture del dei coralli duri gliore comprensione della storia del-
genere solo 200 sono state studiate. Que- le origini dei coralli duri, comunque,
sto dimostra quanto siano grandi le la- La supposizione che i coralli duri sia- è necessario puntualizzare quanto se-
cune nella conoscenza della vita ma- no tutti imparentati tra loro è molto an- gue: sull’origine dei coralli sono state
rina ancora oggi, per non parlare del tica. Ancora oggi li si raggruppa nel- fatte fino ad oggi due diverse ipotesi.
quasi inesplorato ambiente delle gran- l’ordine una volta definito Madrepo- La prima pone i suoi predecessori tra
di profondità marine. Un ulteriore svi- raria degli Scleractinia. Ai corallimor- i Rugosa, un ordine estinto, i cui rap-
luppo, che attualmente aiuta i biologi fari, i loro “padri” dell’ordine Coralli- presentanti vengono definiti anche Te-
marini a colmare tali lacune conosci- morpharia, si attribuisce una lontana tracoralli (“coralli rugosi”). Di questi
tive, consiste nel continuo affinamento parentela con gli scleractinia. Tale “rag- animali urticanti dalle forme caratte-
delle possibilità di studio del materia- gruppamento sulla base di caratteri- ristiche con un involucro esterno ru-
le ereditario. Questi esami genetici del- stiche simili”, però, ha condotto ad una goso sono noti moltissimi fossili, e an-
le sequenze di DNA, con il cui ausilio è accurata separazione dai coralli duri. ch’essi una volta producevano sche-
possibile provare con precisione le re- I corallimorfari sono stati ritenuti un letri di carbonato di calcio, delle buo-
lazioni di parentela tra esseri viventi (ve- gruppo di organismi con una origine ne ragioni per supporre una parente-
di riquadro), nell’ambito della ricerca comune, definiti dagli scienziati come la. Esistono ad ogni modo importanti
dei meccanismi evolutivi rappresenta- “monofiletici”. Lo stesso si immagina- argomenti contro questa ipotesi, il pri-
no un vero e proprio “salto quantico”. va dei coralli duri, perché alla fine for- mo riguarda i setti calcarei, le pareti di-
Contribuiscono in modo sostanziale al- mano tutti uno scheletro di carbona- visorie simili a colonne, che presenta-
l’ottenimento di una più esatta perce- to di calcio, che manca ai corallimor- no una struttura completamente di-
zione di quanto accade in natura per- fari. Nonostante tutte le somiglianze versa rispetto ai coralli duri. Il secon-
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