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anni chiamato Carl Linné ebbe la sfron-  merevoli specie, un vero e
         tatezza di definire un falso il pezzo più  proprio fuoco d’artificio di
         pregiato del Museo di storia naturale di  nuove scoperte che estese-
         Amburgo. Questo reperto esposto mo-  ro enormemente il sapere
         strava un gruppo composto da un uni-  sul mondo animale. Nelle
         corno, un drago e un satiro, condotti da  peggiori condizioni, senza al-
         un’idra a sette teste. Nessun’altro avreb-  cuna possibilità di poter ef-
         be mai pensato di mettere in dubbio  fettivamente osservare le co-
         l’autenticità di queste creature! Con im-  munità viventi delle zone più
         precazioni di ogni genere il maldicente  profonde dei reef corallini, gli
         venne cacciato dalla città, minaccian-  scienziati si impegnavano nello
         dolo in nome di una verità ritenuta in-  sviluppo di una rappresentazio-
         confutabile; come tutte le specie, anche  ne dei coralli e della loro siste-
         gli unicorni o i draghi erano stati creati  matica. Bisognava forzatamente li-
         agli inizi del mondo e formavano, così  mitarsi allo studio degli scheletri
         si pensava allora, delle unità immutabi-  corallini trasportati a riva dalla cor-
         li create da Dio. Venticinque anni dopo  rente e, nel migliore dei casi, si ave-
         il giovane Carl era diventato il Rettore  va accesso alle comunità coralline
         dell’Università di Uppsala, che già anni  che vivevano nelle acque estrema-
         prima lo aveva dichiarato professore. Nel  mente basse. Soltanto con la bassa
         frattempo il naturalista aveva prodotto  marea era possibile studiare effettiva-  “Nozioni basilari naturali per i giovani” di
         la sua opera chiave, il “Sistema Naturae”  mente e intensamente questi animali ur-  Joseph Uihlein, rivisto da Jacob Brand, sesta
                                                                              edizione, 1820: prima di Darwin la sistematica
         con la nomenclatura binaria, un siste-  ticanti, ma non erano possibili nemme-  zoologica si basava ancora sulla teoria della
         ma che suddivideva i tre regni della na-  no dei raffronti con la maggiori profon-  creazione (“Creazionismo”).
         tura in classi, ordini, generi e specie e  dità dei reef. Gradualmente si ottenne-
         contrassegnava ciascuna specie con  ro le prime rappresentazioni di una evo-
         due nomi latini o latinizzati. Ancora og-  luzione, di una storia evolutiva, che pe-
         gi noi utilizziamo questo sistema (vedi  rò collidevano duramente con quelle
         riquadro) in maniera molto simile. Ave-  dogmatiche sostenute dalla Chiesa.
         va messo in dubbio anche l’immutabi-
         lità delle specie. Aveva, infatti, notato che  La selezione naturale
         i limiti tra le specie erano talvolta poco
         precisi e che si formavano degli ibridi.  Soltanto Charles Robert Darwin favorì
         Nel frattempo, a causa dei suoi enormi  il progresso nel concetto evolutivo. Già
         meriti nella scienza naturale, era stato  nel 1838 formulò una teoria dell’adat-
         elevato allo stato nobiliare; si chiamava  tamento a ciascun ambiente attraverso
         adesso Carl von Linné, e il suo nome è  la selezione e la
         stato spesso latinizzato in Carolus Lin-
         naeus. Nei periodi che seguirono i ri-
         cercatori  naturalisti  de-
         scrissero innu-                                                      variazione naturale e spiegò così lo Svi-
                                                                              luppo delle specie, tuttavia ancora sen-
                                                                              za renderla pubblica. Solo 21 anni do-
                                                                              po, quando il ricercatore naturalista Al-
                                                                              fred Russel Fallace gli contrappose una
                                                                              teoria simile, decise di pubblicarla con
                                                                              il nome “The Origin of Species” (“L’ori-
                                                                              gine delle specie”). In questo modo for-
                                                                              mulò un importante caposaldo della
                                                                              moderna biologia. Offrì, infatti, una spie-
                                                                              gazione naturale e scientifica per la di-
                                                                              versità degli esseri viventi, la base del-
                                                                              la moderna teoria evoluzionistica. Un
                                                                              secolo dopo un giovane laureato ini-
                                                                              ziava casualmente a cimentarsi in Au-

                                                                    “Filo conduttore della zoologia” del Prof. Otto Schmeil: agli inizi
                                                                    del XX secolo la zoologia sistematica si basava sulle conoscenze
                                                                        relative alle parentele e alle origini comuni (“Filogenetica”).
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